sabato 11 novembre 2023

CCO o CCCP

 

Tra le cose che non hai scritto ma che devi ricordarti, è che la corsa non si è fermata ad aspettare che il tuo cervello tornasse a girare come dovrebbe.

Il tempo è passato, sole luna sole luna sole luna sole luna che fanno il giro tondo.
Chissà se un giorno riusciranno davvero a prendersi per mano, a fermarsi anche solo due minuti e tutti noi resteremo col naso verso l'alto. Ma che cazzo ne so? Soprattutto, che cazzo centra adesso? Boh.

Una donna dai capelli biondi ed una borsa verde di pelle gommosa, ti messo un lecca lecca su un vassoio d'argento. L'hai preso. Non sapevi esattamente che gusto avesse ma hai scelto comunque di provare. Conoscevi quanto dolce poteva essere ma non sapevi anche quanto amaro potesse diventare di tanto in tanto.

La tua persona adesso, qualcuno, la chiama "C level". Più brutalmente per descriverti a quelli che conosci, gli altri, usano tre lettere, tu continui ancora a dire "basta dire Diego che va bene lo stesso". Il giorno che accetterai chi sei, o che semplicemente cresci pioveranno rane.

Sì, hai iniziato a giocare a "gira la moda". Sì, ti diverte.
Sai pure perchè succede, ed è meno divertente saperlo.
Ti coccoli, ma quando lo fai il tuo stomaco ti dice due cose, sei un vanitoso, e il cervello conferma, ma il cuore ride spensierato; il secondo pensiero è più cattivo, affonda come lama bollente nel burro, "non sarebbe mai così se fossi completo in quel modo", lo stomaco brucia, il cervello (come se ne avesse una) scuote la testa, il cuore semplicemente "ha appena lasciato la conversazione".

Citazione della settimana: "tu sei troppo pure Diè, resta in silenzio, parlo io per te".
Citazione del mese: "Lei non deve prendere tutto quello che succede in modo personale".

Cose che non vanno via, manco se uso lo sgrassatore:
"Io con te sono felice come quando mio papà a Natale si vestiva da Babbo Natale e io lo scoprivo"
"Io sono una cosa tua".
"Tu sei dolcino" (se l'avevi capito come mai l'hai preso a cazzotti sto lato?)
"Fai le tue valutazioni"
"Mi manchi come se mi avessero tolto il braccio destro".




Ho un pensiero fisso sempre uguale, la mattina quando mi sveglio e la sera prima di andare a dormire. Praticamente questo pensiero è come se fosse i due estremi di un braccialetto, quello che te lo lega sul polso in maniera indelebile. Il pensiero sono i gancetti, il braccialetto è la giornata.
A questo braccialetto si attacca un pendolino, come fosse una scheggia di sanità mentale, o meglio un briciolo di infame verità, ovvero che ogni volta che faccio quel pensiero, da un'altra parte del mondo, dove il fuso tiene l'orologio un'ora indietro, il soggetto di quel pensiero è lì che se la vive, semplicemente, la sua vita, la sua avventura, come è giusto che sia, come fa più male, a me, che sia. 
Chiedersi se mai mezza volta il vento che soffia tra i pensieri porti verso di me.
Chiedersi se davvero nell'andare avanti, tutti e due, senza sapere niente di entrambi, renda entrambi più felici o almeno, semplicemente, sereni.
Non sapere se ho il raffreddore, se ho bucato un calzino, che non trovo il carica batterie per la trecentesima volta, se ho ascoltato o meno una canzone.
Vivere di una vita dove le emozioni ci sono e vanno solo prese, ma prenderle e non vedersi acchiapparle, senza dubbio non condividerle, affatto.

Ricevere un libro, che avevi già letto, e finire con la testa ad una frase "poi si diventa due noti sconosciuti". Quindi prendere quel libro e regalarlo alla persona che meno sopporti tra tutte quelle che conosci. Perchè di vederne la costola o lo spigolo tra copertina e pagine apre una serie di "vaffanculo" che non possono essere detti ogni santo giorno.
Perchè chiedersi: ma perchè? Senza avere mezza risposta, o meglio ricevere un regalo che è pieno di parole, ma privo di quelle che servirebbero almeno per, boh, evitare un vaffanculo al giorno, è davvero la cosa peggiore possibile.

Frase degli ultimi mesi: "Lei conosce il detto Giapponese? Loro si mettono sul fiume seduti e con pazienza aspettano il cadavere".

Domanda del mese: "cosa c'è di quello che non fai che faresti?"

Amore crescente per il prosecco (Valdobiadene o Franciacorta) rigorosamente Brut.
Prima ero convinto che secco fosse Dry.

Canzone del semestre: "Scooby-Doo" Pinguini Tattici Nucleari.
Canzone specchio del semestre: "Rave ed Eclissi".

A breve è Natale e già sento che inizia a pizzicarmi la pelle:
Amico per la pelle del semestre: Xanax (che Dio lo abbia in gloria)

Miglioramento del semestre: rovescio lungolinea.
Dramma del semestre: attacco di dritto, sia incrociato che lungolinea.

Miglioramenti comportamentali: pazienza, a tratti è perenne, a tratti aiutata sinteticamente.

Posso sapè perchè me sei capitata?
Se poi doveva esse così. Perchè?






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