lunedì 2 luglio 2018

22:15.it




Era qualche anno fa quando, una sera, ero qui su questo affare a scrivere il primo post da un posto diverso dal solito.
Lo avevo chiamato qualcosa.de.
Perchè in effetti (dopo anni di tentativi) ero riuscito a trovare il modo di fare questa benedetta esperienza all'estero.
La battuta più divertente che fu fatta suonò tipo:
"Sei l'esempio di come quelli in fuga non sono solo i cervelli".
La presi come una profonda manifestazione di affetto e stima.

E dopo due anni e qualcosa, forse e mezzo, sono circondato da cartoni, scatoloni e valigie.
Ancora una volta.
Perchè theEgoblog torna a "casa".

E visto che il volo corrisponde al titolo di questo post è indubbio che questo piccolo pezzo di (non) scrittura sia più che altro una piccola bilancia.

E che fai? Non te li fai due conti prima di andare via?
Non lo fanno tutti, in fondo, di tanto in tanto nel silenzio, davanti allo specchio, o prima di addormentarsi, con la guancia sul cuscino che proprio non ne vuole sapere.

Cosa abbiamo imparato?
(visto che ormai da tempo la regola è quella).


Di certo non il tedesco.
Manco mezza parola.

Abbiamo (io e questo blog) imparato che tutti i luoghi comuni su questo Paese (la Germania) sono tutti, davvero, veri.
Non sono così simpatici, non hanno un grande senso dell'umorismo, vivono nel loro format, sono inscatolati perfettamente e sanno andare avanti benissimo fin quando si rimane all'interno di quel perimetro.
Poco fuori, impazziscono, e se presi nel verso giusto, sono comicissimi da osservare.

Ho imparato cosa sia la cultura del cibo, del mangiare e del bere.
perchè qui davvero non esiste, e sì, vaffanculo alla fine ti manca.

Ho imparato quanto siamo, noi italiani, bravi ma imbecilli.
Ho imparato quanto siamo, in molto forse in tutto, decisamente più bravi.
Ho imparato come la nostra più grande caratteristica "l'adattamento" diventa anche la nostra più grande imperfezione.
Ma solo perchè fuori dai confini tricolore è un vantaggio sconfinato, all'interno si trasforma in sfruttamento legalizzato.

Ho imparato, professionalmente, che gli italiani sono individualisti e non sanno fare "sistema". Vogliamo prevalere anche tra di noi, uccidendoci come Caino con Abele.
Mentre gli altri, prima raggiungono un punto comune aiutandosi tra di loro, e solo quando si tratta (eventualmente) di spartirsi i primi tre posti (con gli altri tutti indietro sconfitti) si scannano tra di loro.

Ho imparato che i processi di lavoro alla fine sono tutti uguali.
Ho imparato (e questo mi ha fatto girare tantissimo i coglioni) che chi parla inglese dice sempre una cosa intelligenete, solo perchè detta in quella lingua. Chissà come mai, chi ha il dono di parlarla o meglio essere madrelingua può essere libero di dire una banalità dietro l'altra vedendo solo persone che annuiscono intorno.

Ho imparato che le gerarchie fanno schifo.
In Italia come in Germania, e come, probabilmente, in tutto il resto del mondo.
Ho avuto la conferma che le gerarchie uccidono la fantasia e tutto quello che dovrebbero essere alla base di un lavoro considerato creativo.

Ho imparato (e mi è piaciuto un sacco) che quando porca troia ti metti di punta contro tutto, se pensi di avere la ragione dalla tua parte, alla fine la spunti, e anche bene.

Ho imparato, sudando una camicia celeste (sia mai un colore diverso), e mettermi seduto davanti ad una persona e dirgli quello che veramente penso, quello che veramente voglio chiedere, a costo di sentirmi dire una bugia.
Ma la sensazione di vedere qualcuno palesemente mentire per codardia è bellissimo.

Ho imparato che come al solito puoi vivere in un posto per tanto tempo, ma quando vai via le persone che porterai con te alla fine non sono mai più di 5.
E che se ne hai di più sei davvero fortunato.

Di cose sceme, ho imparato a prendere le misure dei mobili, a comprare dei mobili.
Ho imparato (con gusto discutibile) ad arredare una casa.
Ho imparato ad offrentare mille pratiche burocratiche, quelle che vedevi solo di striscio, quando eri piccolo, perchè ci pensava papà.

Di cose tremendamente importanti:
ho imparato come a volte il silenzio sia una compagnia saggia.
Ho imparato sulla mia pelle ferita e ancora fresca come il tempo che passa possa non sempre solo ricucire, ma tagliare ancora più in profondità.
Ho imparato che per crescere, purtroppo, questa è veramente solo l'unica maniera.

Ho imparato che il tempo va avanti e le cose cambiano.
E la vita se ne sbatte i coglioni delle tue incertezze, dei tuoi dilemmi e delle ombre che ti porti nei meandri della testa, del cuore e del cervello.

Ho imparato, penso, tra tutte le cose, quella più importante, che un giorno è fatto di 24 ore, una settimana di 7 giorni, e che i mesi sono 12. Quindi se metti impegno su una cosa (in maggioranza) durante quel tempo, non puoi aspettarti per magia, che anche le altre si realizzino.

Ho imparato che per pura fortuna o per destino, posso essere capace di fare diverse cose che pensavo fossero impossibili o inaccessibili a me.
Con questo volevo solo dire che penso di aver fatto un millimetro verso la consapevolezza di saper fare il mio lavoro come si deve.

Ho imparato, ancora di più, che mi piace scrivere e che lo faccio un cazzo rispetto a quello che vorrei.
Ho imparato, se servisse davvero, che sono pigro e poco costante.
Soprattutto con le cose che poi so che mi riempiranno di più la pancia.
Porcatroia. Troia. Troia.

Ho imparato che sentirsi un disastro non è una cosa simpatica nella vita vera, perchè non ci sono le risate del pubblico.

Ho imparato che posso far finta di essere "open mind" quanto me pare (passo al romano con un senso) ma alla fine a me me manca Via Boccea, nel suo schifo, nel suo spensierato menefreghismo, con tutti i problemi di un quartiere popolare. 
Ho imparato che mi manca la cosa più intangibile del mondo, la verità e la spontaneità dei rapporti. 
Ho imparato che posso avere Amsterdam a due ore e andare al world press photo (meraviglioso) ma che alla fine sentirò per sempre la mancanza della romanità.
Porterò con me, fino alla fine dei miei giorni, questo maledetto meraviglioso tumore chiamato Roma, con tutte le sue metastasi fatte di gente che non vuole fare un cazzo, gente che aspetta che il mondo cambi senza alzare un dito, gente che quando cadi ti aiuta a rialzarti, poi appena gira l'angolo ride de panza perchè "hai fatto er botto per tera".
Gente che alla fine però, se de deve mannò a fanculo te ce manna.
E se sente che te devi fa na risata, te la fa fà.

Ho imparato che parlare con qualcuno che capisce di cosa parli si può trovare, e ti girano tanto i coglioni che quel cerchio tanto bello, per un niente, non sia perfetto. Quello perfetto che in realtà è fatto di due sorrisi, uno capovolto sopra l'altro.

Ho imparato che a volte bisogna solo sforzarsi di essere felici, per se stessi, di se stessi, e difficilissimo, a volte anche per gli altri. Anche quando quella felicità non è più esattamente parallela e biunivoca.

Ho imparato che per quanto tu possa cercare di voler bene alle persone, se queste sono fatte in un modo, è durissima cercare di farle ragionare, impossibile farle cambiare.
Quindi non meglio perderle, ma diciamo meglio lasciarle fare il loro percorso.

Sicuramente ce ne saranno stati altri di insegnamenti, magari dovrei solo concentrarmi di più, oppure li sto solo tenendo per me.
Non posso sempre vomitare tutto quanto. Diciamo.

Una cosa certa è che siamo davanti ad una nuova pagina bianca.
Con le solite due tre cose certe:
un lavoro, una scrivania (il che per carità, non guasta mai, anzi)
una casa da semi-arredare di nuovo
e che continuerò a scrivere (il che non so se sia un bene per voi 5 che non so perchè continuate a leggere. Se smetteste inizierei a scirvere davvero davvero tutto di quello che penso).

Ecco, se c'è una cosa nuova che vorrei imparare da domani, è che tra ciò che sto imparando e l'azione che me lo sta insegnando, ci sia un sorriso.

Posso esprimerlo sto desiderio?





2 commenti:

Theresa williams ha detto...

Ciao, sono Theresa Williams Dopo essere stata in relazione con Anderson per anni, ha rotto con me, ho fatto tutto il possibile per riportarlo indietro ma tutto era invano, lo volevo così tanto indietro a causa dell'amore che ho per lui, L'ho pregato con tutto, ho fatto delle promesse ma lui ha rifiutato. Ho spiegato il mio problema alla mia amica e lei mi ha suggerito di contattare un incantatore che potrebbe aiutarmi a lanciare un incantesimo per riportarlo indietro ma io sono il tipo che non ha mai creduto nell'incantesimo, non ho avuto altra scelta che provarlo, io ho spedito il mago dell'incantatore e lui mi ha detto che non c'era alcun problema che tutto andasse bene prima di tre giorni, che il mio ex tornasse da me prima di tre giorni, ha lanciato l'incantesimo e sorprendentemente nel secondo giorno, era intorno alle 16:00. Il mio ex mi ha chiamato, ero così sorpreso, ho risposto alla chiamata e tutto quello che ha detto è che era così dispiaciuto per tutto quello che è successo che voleva che tornassi da lui, che mi amasse così tanto. Ero così felice e sono andato da lui che è così che abbiamo iniziato a vivere felici insieme di nuovo. Da allora, ho promesso che chiunque conosca un problema di relazione, sarebbe di aiuto a tale persona riferendola all'unico e potente incantatore che mi ha aiutato con il mio problema. Sua e-mail: {drogunduspellcaster@gmail.com} puoi inviarlo via email se hai bisogno della sua assistenza nella tua relazione o in qualsiasi altro caso.
1) Incantesimi d'amore
2) Incantesimi d'amore perduti
3) Incantesimi di divorzio
4) Incantesimi di matrimonio
5) Incantesimi vincolanti
6) Incantesimi di rottura
7) Bandire un amante passato.
8.) Vuoi essere promosso nel tuo ufficio
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Contatta questo grande uomo se hai qualche problema per una soluzione duratura
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Theresa williams ha detto...

Ciao, sono Theresa Williams Dopo essere stata in relazione con Anderson per anni, ha rotto con me, ho fatto tutto il possibile per riportarlo indietro ma tutto era invano, lo volevo così tanto indietro a causa dell'amore che ho per lui, L'ho pregato con tutto, ho fatto delle promesse ma lui ha rifiutato. Ho spiegato il mio problema alla mia amica e lei mi ha suggerito di contattare un incantatore che potrebbe aiutarmi a lanciare un incantesimo per riportarlo indietro ma io sono il tipo che non ha mai creduto nell'incantesimo, non ho avuto altra scelta che provarlo, io ho spedito il mago dell'incantatore e lui mi ha detto che non c'era alcun problema che tutto andasse bene prima di tre giorni, che il mio ex tornasse da me prima di tre giorni, ha lanciato l'incantesimo e sorprendentemente nel secondo giorno, era intorno alle 16:00. Il mio ex mi ha chiamato, ero così sorpreso, ho risposto alla chiamata e tutto quello che ha detto è che era così dispiaciuto per tutto quello che è successo che voleva che tornassi da lui, che mi amasse così tanto. Ero così felice e sono andato da lui che è così che abbiamo iniziato a vivere felici insieme di nuovo. Da allora, ho promesso che chiunque conosca un problema di relazione, sarebbe di aiuto a tale persona riferendola all'unico e potente incantatore che mi ha aiutato con il mio problema. Sua e-mail: {drogunduspellcaster@gmail.com} puoi inviarlo via email se hai bisogno della sua assistenza nella tua relazione o in qualsiasi altro caso.
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