sabato 2 dicembre 2017

Tesi: L'amore fa schifo.




Per dimostrare una tesi servono elementi più o meno circostanziali, o meglio, delle prove certe ed inconfutabili.
Cosa che in questo momento non sono nelle mani di chi scrive.
Quindi se partiamo dal presupposto che un ragionamento mentale possa essere considerato una prova, allora, forse, siamo a cavallo.

L'amore è fondamentalmente una diffusione incontrollata nel nostro corpo di un'ormone meglio noto come "endorfina".
Lei, sta molecola, sto coso, dopo aver visto qualcosa, fa come la pallina impazzita che trovavi nelle patatine quando avevi circa 4/5/6/7 anni.

La pallina impazzita prende il controllo.
Più cerchi di gestire il modo in cui rimbalza dentro di te e più capisci che stai letteralmente infoiato come la merda (oggi l'educazione non è di serie).

Il punto è che le endorfine chiamano in noi dei comportamenti decisamente sbagliati.
Uno più dell'altro.
Diventiamo curiosi e golosi di una persona.
Più che golosi, prossimi alla consapevole indigestione.
Passate il termine brutto ma utile per spiegare, diventiamo bulimici di una persona.
La vogliamo tutta, sempre, sempre di più.
E non ci basta mai.
Diventa frenetico, diventa troppo, un dolcissimo troppo.
Si vomiterebbe solo per avere lo stomaco vuoto e poter ricominciare.
Come facevano i senatori romani ai meravigliosi tempi della Roma antica.

Vorremmo bruciare le tappe e il tempo.
Vorremmo che fosse già tutto pieno, tutto intimo,
Che nostra nonna lo prendesse già per il culo.
Che la vicina lo salutasse con affetto.
Quella sensazione di "duo".
Tu non ti vedi senza, gli altri pensano che tu nemmeno esistessi prima di lui.
Quattro passi, quattro occhi, mille bottiglie di vino, centomila film, ore sul divano.
Una persona che diventa letteralmente "casa".

Può una persona davvero diventare casa?
Interroghiamoci.

Il punto? Se è destino, tutto gira bene.
Gira bene a lungo o per sempre.

Ma diciamocelo con franchezza.
Chi vogliamo prendere per il culo?
L'illusione dell'amore perfetto non esiste.
Non me la vendete manco gratis.
La vita che c'era prima non si cancella.
Fin quando ci sono ombre non si scende dallo scivolo, si resta incastrati a metà strada.

Ora, visto che non siamo davanti ad un blog cattivo, prendiamo il lato buono.
Crediamo nelle favole.
Come dice Vasco.
Ma anni prima Masini diceva che non esistono, lui era più convinto sui miracoli.
Tutti e due hanno sicuramente qualcosa da raccontare.
Divagazione inutile.

Prendiamo il buono.
Funziona, meglio, funzionissima.
Ok, buon viaggio.
Casa, viaggi, liti, sesso, amore, bambini, mutuo.


Solo che, scusate la digressione, Max Gazzè insegna che il 99% delle volte Amore si sbaglia. 
E se ci pensate è vero perchè alla fine la storia buona è una.
E le persone da "one shot one kill" risalgono ai tempi dell'invasione degli Americani in Sicilia.

Quindi ecco, le endorfine pompano durissimo.
Si lasciano andare per due occhi azzurri, un sorriso bianco come le lenzuola stese e lavate sulle terrazze della Roma povera ma onesta e sincera. Le terrazze della Garbatella. Quelle con i cortili dove si vedeva la tv tutti insieme.
Chi scrive non c'era, ma ne sente comunque la malinconia.
Come? Boh.
La semplicità, ad oggi, porca vacca manca a tutti, su tutto.

Ecco che quindi loro, ste endorfine, si diramano in ogni dove nel nostro corpo.
E non esiste modo di fermarle, di farle ragionare.
Non si tengono.
Forrest Gump con la scatola di cioccolatini davanti.

Solo che non siamo così bestie.
Non possono essere solo due occhi.
Non solo un sorriso, un seno, un bel sedere, gli addominali o, che ne so, il modo in cui i capelli lisci si mettono naturalmente dietro l'orecchio destro.
Non è solo quello.
Il resto lo scopri e tutto diventa ancora peggio di prima.
Ti piace come parla.
Ti piace quello che dice.
Ti piace il modo in cui ragiona (allarme fotonico in questo caso).
Ti piace come si comporta con gli altri.
Il suo modo di non stare esattamente al centro dell'attenzione restando nel gruppo.
La sua presenza ti racconta il senso che per te prendono le giornate.
Correre (scusate lo slang) pare diverso.
Corri uguale, ma non è uguale.
Leggi, guardi la tv, ti fissi sulle canzoni, fai la spesa, senti caldo, senti freddo, tossisci, prendi la febbre, ti allacci le scarpe e le lanci la sera stanco morto.
Il divano, l'armadio, il tram, il biglietto del tram.
Ecco, l'acqua, sì, l'acqua, non è acqua, è una parentesi.
Tutto è una gigantesca parentesi.
Una noiosa parentesi da quando hai fatto qualcosa con lui, lei, a quando tornerai a farla.
Diventi scemo.
Esempi; gelosia paranoide.
Ti incazzi col bicchiere perchè il bordo sembrava ricambiare le sue labbra.
Cioè, ma stiamo scherzando cazzo?
Ti spacco contro il primo muro.
Muto, fai il bicchiere.

Insomma va così.
Però.
Finisce.
Colpa tua? Colpa sua?
Senza colpa! Si è esaurito da solo.
Ha fatto il suo corso.
Le endorfine vanno a fare in culo da dove sono arrivate e la polvere di stelle torna nel libro delle favole.
Ti resta solo la carta igienica per pulire il tuo giorno di merda, e quello dopo ancora.

Ma il peggio non sta nelle coliche al fegato.
Nei pensieri molesti e nelle evidenti mancanze che si manifestano in comportamenti ingiustificati.
Tipo?
Odi tutti ma non è vero.
È solo il riflesso, o contrappasso, di tutto quel bene che porti dentro e che non sai a chi dare, verso chi cazzo indirizzare.
"Ti voglio bene", l'hai mai detto?
Ma quando mai! 
Invece come la merda si impadronisce della tua vita, vorresti dirlo a tutti, solo perchè cerchi qualcuno che, con estrema sincerità, conoscendoti bene, ti mandi a fare in culo.
Vuoi essere odiato. Non voluto bene.
Non vuoi il bene di tutti.
È quello di una unica persona che cerchi. Gli altri sono solo pugni in bocca.

Meno male che si avvicina Natale.

Ed ecco che però il peggio deve ancora venire.
Perchè se poi comunque risorgi.
E alla fine ce la fai. Tutti ce la fanno.
Non te la raccontare che tu e lei eravate speciali.
Lei è già allegramente tornata sui passi.
Alè.
Quindi ciò che ti rimane dopo che le endorfine sono tornate al loro posto, sono quelle sensazioni di vicinanza rispetto a tutto quello che riempiva il vostro tempo insieme.

La merda vera è quando questo tempo o il modo in cui lo passavate non è stato frutto di un patto tipo: un giorno questo (che io amo, ma tu no) un giorno quello (che tu ami, ma io no), ma quando l'unione viscerale è nata proprio dal bacio in bocca con la lingua che le passioni singolari si sono date incontrandosi.

Tu amerai i film.
Tu amerai per sempre leggere libri.
Parlare di entrambi, cercare di capire cosa ci sia dentro e dove, come, quando tutto questo ti ha emozionato e ti emozionerà per sempre.
Lei amerà i film.
Lei amerà i libri.

Quindi, prima che le endorfine facessero il loro maledetto lavoro sbagliato eravate fondamentalmente due persone potenzialmente infinite.
Amici splendidi e infiniti.
Invece le endorfine.
Invece Amore.

Quindi endorfine uguale o vita o morte.
Endorfine e amore sono come un avvisaglia.
Sono come il canto del gallo per Giuda.
Ti avvisano che tutto quello che comincia oggi, finisce male.

Quindi prendi tutto e perdi tutto.
Quando si dice tutto, si intende tutto.
Il privilegio della rottura di coglioni da ciclo, al lusso di un sorriso prima di andare a dormire.

Vinci solo il senso di vuoto.

Ora, sono davanti a voi con il libretto universitario.
Mi serve un voto e un timbro.

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