martedì 1 agosto 2017

Tentescion iLand




Non vincerá mai premi al Tribeca film festival o al Fiction Fest di Roma,
non ci ricorderemo mai di questo programma come qualcosa che ci ha cambiato la vita o la giornata.
Insomma, non é certo una delle pietre miliari della televisione italiana, eppure, l´isola delle coppie scoppiate e mandate al macello con super gnocchi e gnocche qualcosa alla fine ci dice.

Questo programma seguito assai, anche da quelli che fingono il contrario ,ci dice tutto quello che ognuno di noi ama ma che cerca disperatamente di nascondere.

Ci dice che alle persone davanti alla tv non importa se quello che vede sia vero o finto.
Alle gente piace impersonificarsi, perché semplicemente, ha voglia di parlare, o meglio/peggio, giudicare.
Abbiamo bisogno di pecore da sacrificare, di diavoli da benedire.
Amiamo frustare chi sbaglia, amiamo sentirci nella posizione di poter premiare chi si comporta bene.
Amiamo quindi essere, per una volta, super partes. Sentirci liberi, figli della nostra esperienza, di poterci incattivire contro lo schermo, di provare quel senso di rabbia, disgusto, frustrazione e, perché no, emozione, davanti alle vicende di qualche ragazzo e ragazza piú o meno giovani di noi.


Tutto meraviglioso, nella finzione oppure no, peró, un encomio a:

Filippo (il conduttore silenzioso) che da ieri sera ha ufficialmente aperto una videoteca a Milano in Piazza Istria con tutte le videocassette collezionate in tre settimane.
Ok, vintage, peró volendo ci sono anche in versione dvd.
Lui che, con ammirazione e affetto, ha seguito da vicino i continui turbamenti emotivi di tutti, resistendo alle lacrime versate delle donne e alle motivazioni del tutto inconsistenti dei ragazzi.
Filippo, ti vogliamo tanto bene, anche solo perché hai saputo resistere alla tentazione di buttarli tutti dentro quel faló. Una versione Temptation Island piú vicina a Shining.

Ruben e Francesca
Lei cerca l´uomo con la spina dorsale d´acciaio.
Lui dopo dieci minuti di esercizi ha bisogno di un polase.

Riccardo e Camilla:
"Cheers te l´ho insegnato io, e tu lo fai con gli altri. Non mi puoi mancare di rispetto cosí".

Veronica e Antonio
Lui é rallentato come la macchinetta per farti la barba quando si sta per spegnere e sei a metá faccia.
Lei é quella faccia.

Sara e Nicola
Lei ha fumato tutta la trasmissione. Ha soli 21 anni. Con la nonna che guarda. 
Stiamo pazziando!?
Lui é un calciatore. In serie D. A 33 anni. L´hai messo in banca il futuro.

Selvaggia e Francesco, meglio:
Selvaggia e Lenticchio.
Tesi come i loro stessi bicipiti e addominali. Non é mai stato ben chiaro se lei sia una rompicoglioni livello fotonico o se lui faccia parte della croce rossa e si sia preso in carico questo fardello. Se fosse la seconda, vi prego, dategli un job number per i timesheet.
Segue ora una lista di parole che dopo questa edizione, almeno per sei mesi, nessuno ha piú esigenza di sentire perché ne ha fatto decisamente il pieno:


Rispetto
Mancanza di rispetto
Percorso
Mettersi in gioco
Esterna
Non lo riconosco
Al di fuori
Qui dentro
Sensazioni
Emozioni
E´finita
Andare fino in fondo
Rispolverare il rapporto
Seconda opportunitá
Andare a riconquistare
Lenticchio

O anche frasi che davvero sarebbe stato meglio non ascoltare mai, come:

Mi tiri fuori un lato dolce di me.
Sei una persona bellissima anche al di fuori di qui.
Io sono dovuto arrivare fino al limite per capire che te amo (contestualizzata a 5 anni di storia con convivenza)
Cheers te l´ho insegnato io (scusate dovevo ripeterlo)
Tu non hai mai fumato e adesso fumi. Da domani ti controllo il cellulare.

Ce ne sarebbero milioni, tutte senza filo logico, avulse dalla grammatica italiana ma pregne di quella genialitá che solo il trash puó raggiungere (soprattutto lato maschile nel trovare spiegazioni ad evidenti situazioni francamente impossibili da salvare) ma lasciamole dentro quella scatola magica chiamata tv. 
Dove tutto nasce e muore solo spingendo un bottone.









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