sabato 2 gennaio 2016
Quando volete...
Alieni venite a prenderci.
Prendeteci tutti.
Scendete dal cielo con le vostre mega minuscole astronavi semitrasparenti ai radar di tutto il mondo.
Venite per fare amicizia.
Vi faremo conoscere Carlo Conti.
Venite per distruggere.
Dateci il tempo di un'ultima chiamata.
La sceglieremo con attenzione.
Venite e conquistateci.
Non uccideteci, studiateci, in ogni nostra contraddizione.
Prendete il genio dai geni.
Prendete la stronzaggine dagli stronzi.
Imparate cosa voglia dire essere stronzi.
Ne esistono esemplari davvero unici.
Degni di devozione.
Venite per portarci via.
Per farci capire che non siamo davvero solo noi.
Che Dio non esiste.
Oppure portateci da lui.
Avete scoperto dove abita.
Liberateci dalla paura di essere così inutili.
Parte di qualcosa di immenso che sapremo solo poi.
O non sapremo mai.
Insegnateci a leggere nella mente.
A guardare oltre i muri di cemento.
A comunicare senza muovere le labbra.
Noi ricambieremo insegnandovi come si bacia.
Alla francese; la prima meraviglia del mondo.
Spiegateci cosa sia davvero il tempo.
Come si nasconde negli infiniti buchi neri dello spazio.
Un intruglio di vita e stelle.
Noi, vi spiegheremo cosa vuol dire quando diciamo "sento le farfalle nella pancia".
Vi leggeremo un libro a voce alta.
Voi fateci fare un giro sugli anelli di Saturno.
Vi mostreremo come si crea una melodia, come abbiamo sviluppato l'uso della parola.
Come, a volte, qualcuno le sa davvero centellinare per dare alla luce qualcosa che, se ascoltato, sembra un ronzio di infinito.
Il movimento delle ali di una farfalla.
Un fruscio di miele.
Voi potrete sempre raccontarci come siamo nati, da quanto tempo ci state guardando.
Se siamo comici.
Se siamo corrotti, meglio, quanto lo siamo.
Quando la nostra natura ha preso una piega piena di rabbia e quando, secondo le vostre menti avanzate, torneremo allo stadio primitivo.
Pieno di rispetto e fratellanza.
Potete aiutarci ad accelerare il processo?
Vi insegneremo come si accende un fuoco al mare, la sera tardi.
Voi ci leggerete le stelle con un dito.
Come il braille per i non vedenti.
Vi racconteremo cosa c'è dietro la paura del buio.
E voi riderete dicendo che avete visto un buio lassù che è puro silenzio.
Vi spiegheremo cosa sia l'imbarazzo.
Quello bello, che precede un sorriso, un bacio, la vita.
Quello brutto, pieno di indifferenza, di strazio.
Voi ci direte come fate a riprodurvi.
Noi sorrideremo, tristi per voi.
Perché a noi viene in maniera decisamente più divertente.
Faremo come nella pubblicità dei Ringo Boys, i biscotti neri e bianchi, metteremo il nostro palmo contro il vostro.
E per un momento ci fonderemo.
Sarà un mezzo casino.
Ci sarà un sacco di luce bianca.
E forse Dio s'incazzerà, perché quella luce vuole farla solo lui.
Noi, insieme a voi, gli strizzeremo l'occhio.
E torneremo a tavola.
Come quando il nonno chiama tutti, e si smette di guardare la tv, o leggere, o saltare sul divano.
Alieni, venite.
Abbiamo bisogno di novità quaggiù.
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