domenica 2 marzo 2014
Un bambino, il suo triciclo e la storia che prosegue.
Un bambino ha un triciclo.
Quel bambino è al parco.
Una bambina arriva dal nulla.
L'ha portata un'altra mamma.
Quel bambino la guarda.
Non capisce.
E' stordito.
Curioso.
Fermo.
Arrossato.
Infetto.
Senza saperlo,
quel bambino,
in quell'istante
ha scoperto l'essenza di se stesso.
Della vita.
Nell'istante che segue.
Un altro bambino arriva.
E inizia a giocare con quella bambina.
nell'istante che segue, quel bambino, ha scoperto l'invidia.
Come me. Invidioso.
Del cuscino sul quale ti svegli.
Sul quale ti addormenti.
Sul quale sogni.
Che stringi.
Che pugni.
Dell'acqua della doccia.
Non tanto perché entra nella tua intimità.
Troppo facile.
Ma perché bagna i tuoi piedi piccoli.
Imperfetti e bellissimi.
Del caffè che ti sveglia.
Il suo "buongiorno" non è il mio.
Nel silenzio.
Ti accompagna verso un nuovo sole.
Nuove urla.
Nuove fatiche.
Sorrisi.
Novità, paure.
Invidia per le cuffie.
Perché lasciano entrare note.
Di testa, di cuore, di coda.
Girano dentro di te.
Amano te.
Illudono te.
Spingono te.
Ma chissà dove.
Invidia per lo spazzolino.
Inconsapevole assaggia il sapore della tua bocca.
Tubero.
Invidia per la tastiera del tuo computer.
Invidia per ogni singolo maledetto tasto.
Senza fare nulla.
Verrà accarezzato da te.
Tutto il giorno.
Invidia della spazzola.
A lei il lusso di sistemare quello che un sogno ha scompigliato.
Invidia di ogni tuo singolo tatuaggio.
Indelebili.
Sulla tua pelle, per sempre. Loro.
Potrei mai esserlo io?
Invidia dell'acqua che bevi.
Del cibo che scegli.
Delle scarpe che porti, condotte o conducenti.
Del vento che ti spettina.
Del sole che ti scalda. Perché non sono le mie braccia.
Di ciò che ti ha fatto, ti sta facendo e ti farà ridere.
Perché nel pieno di quel sorriso.
C'è tutto.
Tranne me.
Dell'aria che respiri.
Degli alberi che guardi. Spogli di noi.
Delle tue corse.
Affannate.
Entusiaste.
Folli.
Ma comunque tue.
Solo tue.
Invidioso dei tuoi starnuti.
Delle tue allergie.
Delle incredibili manie.
Ora non mie.
Non più.
Invidioso del tuo coraggio.
Un coraggio coraggioso.
Con le palle.
Invidioso del tuo silenzio.
Che apre.
Che chiude.
Che tiene appeso.
Che tiene.
Che lascia.
Che palle.
Che merda.
Che schifo.
Parla.
Parlami.
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