lunedì 28 novembre 2011

Voglio essere David Guetta (solo di lunedì però)


Per chi non lo conoscesse, il ragazzo nella foto è David Guetta. Attualmente Dj Mag, nota rivista del settore, probabilmente la più affidabile, lo porta al numero uno nel ranking dei dj internazionali.
Parlando in termini ormai obsoleti è un dj, in questi tempi possiamo definirlo più come una vera e propria super star.
David Guetta è, attualmente, il Cristiano Ronaldo del mondo musicale, discotecamente parlando.
Non discutiamo in questa sede il suo valore in termini musicali, chi parla non se lo può davvero permettere. Parliamo però dei numeri, o soldi, che i suoi dischi, riescono a produrre, per se stesso e per gli altri.
Su youtube siamo a milioni di visite per ogni video, per questo album siamo almeno a quattro singoli che fanno il giro del mondo, che i locali (più commerciali) passano in continuazione, che le radio di ogni paese mandano come se nessuno l'avesse ancora ascoltata. Insomma, quasi non si sopporta più.
Ma guardiamo il fenomeno da un punto di vista più generale.
Fu Andy Warhol che diede vita al concetto di super star e questo "ragazzo" rientra in pieno nelle caratteristiche.
Spregiudicato, capellone, ha un lavoro che lo porta a muoversi ogni venti ore in ogni singola parte del mondo, le sue esibizioni iniziano dopo molto che il sole è calato e si prolungano fino a quando, il sole stesso, non appare da sotto il mare, da dietro una montagna piena di neve, da una duna nel deserto, da dietro un palazzo specchiato o da chissà dove.
Tutti pensano, a ragione oppure no, che si tenga in piedi con mille droghe, che beva, che viva chissà dove, che abbia donne pronte ad accoglierlo (e magari ognuna di queste cose è verissima). Per questo è un uomo maledetto, o maledettamente fortunato e sì (inizia la parte demente del post) io voglio essere come lui.
Meglio, io voglio la sua vita.
Voglio:
passare la vita con le cuffie sulle orecchie fino a diventare sordo.
Costruire tracce musicali, melodiche, metterci una cassa commerciale sotto e fare miliardi di dollari.
Svegliarmi senza ricordare di preciso dove sono.
Svegliarmi e chiedere un'aspirina alla reception usando il telefono bianco e parlando con qualcuno che non capisce nemmeno l'inglese.
Svegliarmi e capire cosa abbiamo fatto ieri sera, dove ho suonato e chiedere al mio manager, drogato, dove saremo domani notte, sentirmi dire, sbrigati che perdiamo l'aereo e rispondere: "ma non è il mio?"
Svegliarmi e trovare alla mia destra e alla mia sinistra il frutto della mia notorietà, senza ricordare davvero se sono stato in grado di combinare qualcosa oppure no, e forse chiederlo a loro, che sorrideranno anche se ho fatto la peggiore delle cilecca, perchè sono David Guetta e la prossima volta che torno lì (che non so nemmeno quali lì sia) io, forse (ma quando mai) le richiamerò, o qualcuno le porterà da me, e io fingerò di ricordarmi, per poi chiedere al mio manager (nuovo, perchè l'altro l'ho licenziato perchè faceva pipì tre volte al giorno) chi mai siano quelle due, e per dirgli che l'amica (quella nuova che non si conosce) è più figa. Se lui mi risponde che è la figlia del console, risponderò: "meglio, saprò come farle tenere la bandiera bella tesa (sì, sarei un cafone mostruoso, tanto sono David Guetta).
Andare in giro con abiti di marchi che mi pagano per indossarli, che poi butterò per mettere magliette di amici di sempre, e farò diventare ricchi loro (pagherò una multa. Sticazzi, sono David Guetta).
Fare foto alla folla impazzita che mi venera nemmeno fossi Gesù (quando la mia musica la potresti sentire anche alla radio senza spendere 35 dollari).
Farmi fare 12 mila foto e finire su tutte le copertine del mondo, mi fingerò scocciato, invece sarò lì a godere su quei 50 mila dollari annui presi da un comune padre di famiglia, che io guadagno in ventidue minuti netti durante quel servizio cretino per una rivista che dura un giorno.
Girare con la Limo a New York e fare shopping senza scendere, saranno loro a portarmi i vestiti dentro la macchina, insieme ad un gin tonic (che gli sputerò in faccia perchè il mix ha dato troppa enfasi alla tonic. E che si fa così, cazzo?!)
Ascoltare le demo che mi mandano i quindicenni, rubarne il cuore e farle mie, per guadagnare milioni di dollari sulla loro piccola ma geniale intuizione ritmica. Sì, non avrò pietà, nessuno crederà loro, e nel caso lo sapessero dimostrare, gli offrirò un contratto nella mia casa discografica, lo illuderò e li farò suonare solo in Africa (e muto, sono David Guetta).

Ne avrei altre ma non ho tempo, il mio volo parte tra venti minuti, e poi, chi cazzo siete voi? Perchè David Guetta vi deve chiedere scusa di quello che fa?!

Nessun commento: