Questo post è direttamente ispirato ad un film del quale, chi scrive, non ricorda il titolo (ma guardatelo se ci riuscite).
In questo meraviglioso film c'era un tizio che ci lasciava le penne e finiva allegramente in paradiso.
Era un paradiso del tutto particolare, in cui ogni persona doveva rendere conto del coraggio che aveva, o peggio, non aveva avuto durante il proprio trascorso terreno.
Ecco, succede che questo tizio pieno di ricci si ritrova a dover giudicare davanti ad una stranissima giuria le sue azioni poco coraggiose.
La sua vita scorreva come un film davanti a lui, tipo schermo di un cinema, e c'erano due parti: difesa e accusa.
La difesa tentava di convincere la giuria che le sue azioni, anche se evidentemente contrarie, nascondevano una certa quantità di coraggio; ovviamente l'accusa puntava il dito, ma senza cattiveria, su quello che metteva in evidenza l'esatto opposto.
Nel film, mentre l'udienza prende piede (e dura qualche giorno), il nostro "non" eroe incontra una signora molto carina, anche lei lì per essere valutata sul suo futuro.
Per lei però sembrano non esserci problemi, in un paio di sequenze del film si evince che lei ha fatto praticamente della sua vita un esempio di sfrontatezza, o coraggio, chiamatelo come volete.
Lui si innamora di lei, lei pure.
Lei viene considerata abile a passare al piano di sopra, lui, no.
Ovviamente il film non finisce così, se la cosa vi interessa cercatelo, purtroppo, esattamente come qualche parola sopra, il titolo non è di questo post.
Ecco, adesso che avete presente il film, considerate la vostra vita, non sempre le cose vanno come vorremmo, o comunque non sempre ci comportiamo come ci verrebbe voglia, a volte ci censuriamo, a volte lasciamo correre, a volte siamo pigri, fingiamo di essere distratti; non mandiamo a quel paese qualcuno, non alziamo la mano, non fermiamo un processo, non sputiamo il rospo. Tutto questo perchè "siamo cresciuti e dobbiamo capire che certe cose non si fanno", "certe cose non si dicono", "non era il caso", "non era la situazione adatta", "sono cose che non mi riguardano del tutto".
Lasciamo correre.
Adesso, fingete che la vostra vita sia un film, con voi protagonisti (non dovrebbe servire immaginare questa cosa, è così), e che avete la possibilità di vederla, come spettatori, è davvero così che vorreste che andassero le cose per voi?
1 commento:
no!
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