Non è quello delle macchie sulle magliette che rimangono anche dopo che le hai lavate.
Non è quello che senti precedere una persona allergica al sapone o, anche, all'utilizzo dell'acqua.
Non è quello che rimane in cucina dopo che hai preparato qualsiasi cosa.
Non è quella cosa che, come un adesivo, rimane appiccicata sui tuoi vestiti dopo che sei uscito dal migliore (come dal peggiore) dei ristoranti di sushi.
Parliamo di un effetto che, appena letto, ha fatto fare qualche bella risata a chi lo riporta, il giorno dopo, su questo spauracchio di blog (sempre più raro nelle sue stesure).
Alone, o meglio, effetto Alone è quell'insieme di doti positive che vengono inconsciamente aggiunte alle persone che risultano ai nostri occhi carine, belle, piacenti. Diversi studi dimostrano infatti che persone carine, in situazioni come colloqui, riunioni, etc etc, vengono anche ritenute più intelligenti di quello che effettivamente sono, più interessanti di quello che effettivamente dicono, in generale anche più capaci. In sintesi, se sei (o vieni ritenuto) carino dalla persona con la quale stai parlando, sei già un bel pezzo avanti.
Divertiamoci.
Colloquio di gruppo.
Soggetto A:
prototipo del surfista. FIsico asciutto definito. Moro o biondiccio, scuretto di carnagione (da abbronzatura ovviamente, non di solarium), capelli spettinati (per chi preferisce lunghi a spaghetto, sottilissimi, come li mette stanno, anche se non li pettina mai) occhi azzurri, verdi (fate voi), vestito sportivo (predilige casual anche quando la forma vorrebbe maggiore impegno), bel sorriso bianco, denti tanto precisi da sembrare finti.
Soggetto B:
prototipo del nerd. Occhiali montatura nera spessa, lenti semi fondo di bottiglia, barba rasata (il viso è il culetto di un neonato), capelli corti, riga da una parte, basette media lunghezza. Occhi marroni. Non è raggiante, ma quando parla non si impaccia, lui sa di cosa parla.
A decidere del destino è ovviamente lei, manager supervisor.
Lei che ieri sera ha fatto le due con le sue amiche e le quattro con il suo fidanzato (litigando in macchina perchè, lui, si è permesso di passare a "relazione complicata" su fb).
Lei che crede nel valore del tacco dodici.
Lei che mette solo hypnotic pison (anche d'estate, uccidendo le cicale).
Lei che al mare solo a Formentera.
Lei che in spiaggia solo con il lettino.
Lei che gonna corta sotto al ginocchio stretta a tubino (rigorosamente Armani)
Lei che guarda anche di che segno sei per capire se il tuo ascendente coincide con la politica aziendale.
Lei che a pranzo è fesa di tacchino, sessanta grammi di pane e caffè senza zucchero.
Lei che ha fatto aspettare i due ragazzi almeno 55 minuti nella saletta d'attesa (senza aria condizionata).
Lei che lo ha fatto di proposito perchè ha letto su "donna manager" che il caldo aumenta lo stress, e vuole vedere come reagiscono i ragazzi sotto pressione.
Lei che ora fa la prima domanda:
"Buongiorno ragazzi. Come immaginate questo è un focus sulla vostra personalità, quindi le domande sono multidisciplinari (e su multidisciplinari ha accavallato forte le gambe intendendo dire "qui, adesso, comando io"; secondo voi, oggi, quali sono i maggiori interessi delle persone?
Soggetto A: Sorride. Abbaglia.
Lei ha un sussulto. Il soggetto B è già svanito, la sua risposta è ormai un spiffero di vento, che si allontana, eppure aveva detto:
Soggetto B:ad oggi sono maggiormente le dinamiche legato alla celebrità che catturano l'attenzione del pubblico. Ma molto dipende dall'età. Fondamentalmente dopo i cinquanta il pubblico cerca più informazione.
Domanda due:
Quale pensate possa essere il vostro contributo in questa azienda?
Soggetto A: la freschezza? Lo dice passando la mano destra tra i capelli, che adesso si posano delicatamente poco sopra la fronte, nascondendo parte degli occhi e una fossetta compare, come un prodigio, al centro della guancia.
Soggetto B: Io prima di venire ho osservato bene il vostro piano aziendale e mi sarei permesso di pensare ad un progetto di espansione. Fa per tirarlo fuori dallo zaino. Ma lo sguardo della donna manager è tutto concentrato sul ragazzo che adesso, braccia conserte passa il palmo della mano sul pettorale destro. Il progetto del ragazzo rimane schiacciato sotto la pettoral machine.
La donna manager, inizia a scrivere qualcosa su un foglio davanti a lei.
Forse, un cuoricino.
Il soggetto B sente di perdere terreno. Gli occhiali si appannano leggermente. Credeva in quel progetto. Accidenti.
Il soggetto A sta pensando ad altro. Sa che fuori di lì lo aspettano altri tre amici, e la console a casa. "Wave rider per Playstation 3".
Ultima domanda:
Credete nella famiglia? E' nei vostri progetti a breve termine?
(In realtà vuole solo sapere se potranno dedicare a questo lavoro 27 ore al giorno)
Soggetto A (è la sua domanda. Ha la risposta che vuole dare da una vita)
Sono figlio delle onde. (Chiude la frase strizzando l'occhio)
La donna manager ha bisogno di un secondo di pausa. Volge lo sguardo oltre la finestra.
Soggetto B: (è impacciato. Non avrebbe mai immaginato una domanda del genere).
Improvvisa un "Adesso sarei più concentrato sul lav..." viene bloccato da un "Sì, sì...va bene così".
I ragazzi verranno congedati e la donna manager compilerà il report. I suoi superiori leggeranno.
Responso colloquio sulla personalità:
Soggetto A.
Presenta evidenti conoscenze del gradimento generale del pubblico.
Decisamente incline alla ricerca di nuove tecniche di gestione snelle e fresche. Atteggiamento positivo e presenza senza dubbio incline all'azienda.
Incline alle responsabilità, anche a livello personale.
Soggetto B.
Poco attento.
Poco propositivo.
Poco incline alle responsabilità personali.
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