giovedì 9 giugno 2011

Sexting


Alba o qualcosa del genere. Sei sul taxi in direzione stazione. Gli occhi bruciano e ti stupisci del fatto che, già a quell'ora, ci sia gente che abbia voglia di parlare. Tu, un pochino meno. Ti spiattelli addosso al finestrino, speri che il vetro si faccia cuscino, il freddo frena ogni speranza, il taxi invece, corre.
La città è vuota, i semafori sono solo arancioni, potresti arrivare ovunque in diciotto minuti.
Bella Roma la mattina presto, nel limbo, tra la notte prima e il giorno che viene.
Un bel silenzio, concilia i pensieri, quelli che si sono alzati con te quando la sveglia del cellulare sembrava la sirena che avvisa il pericolo di bomba atomica.
Ci pensa la radio a fare da contorno.
Chiudi gli occhi ma le orecchie, ormai, sono belle accese, sveglie per forza.
C'è la voce quasi rauca di una signorina che racconta una storia, cerca di mantenere un tono seducente, ci riesce solo quando ci sono le canzoni che le coprono il timbro vocale, è presto anche per lei.
Però parla di qualcosa che non ti aspetti, ti racconta una storia, che ascolti fingendo di non darle attenzione, con gli occhi chiusi; pensi "non sto ascoltando, sto ancora dormendo", non è così.
La storia di un povero sfigato, o troppo poco furbo.
La storia di un dirigente americano, da poco divorziato, denunciato dalla moglie, alla quale dovrà un sacco di soldi, sì, perchè nella sua clausola matrimoniale (ormai tutti si parano la schiena anche in questioni sentimentali) c'era scritto che in caso di adulterio (meglio corna) il rimborso sarebbe stato bello grosso.
Ma lui si sente più sveglio, lui è un figo, lui pensa che se tromba digitalmente con altre donna, la moglie non si arrabbierà mai. Pensa che se non ci sarà contatto, lei, la cornuta digitale, eviterà di mandarlo in banca rotta, genio, lui, che adesso sta preparando le parole più giuste da scrivere su un cartello di cartone che mostrerà all'angolo della strada per farsi pagare il caffè.
Lui, il don Giovanni digitale, ama le donne con le parole, e scrive "le cose zozze" con le donnine, alle quali, forse, un pochino piace, e per questo ricambiano. Sciagurate.
Lui, il latin lover del web, che ricorda tutte le sue amanti, dimentica però di lasciare le finestre aperte, quelle delle conversazioni, e, poi, dimentica di camcellare il remoto delle conversazioni.
Lei, la povera moglie, quella sera, voleva vedere solo quanto le sarebbe costata la nuova aspirapolvere, non sapeva che lo sporco, quello vero, le dormiva accanto, ogni notte, da più di ventidue anni.
Probabilmente ci sarebbe voluto un sacchetto più grande per mettere dentro quella marea di infamia.
Delusa e incazzata corre dall'avvocato, che trova un termine affascinante con il quale inchiodare il fetente: Sexting. Il gioco è fatto. Quello, anche se non prevede una parte fisica, è tradimento, mentale e morale.
Lui, tenta ancora di spiegare che quelle erano solo fantasie e giochini su internet; lei si lecca le ferite con i verdoni che le ha scucito.

Probabilmente il denaro non cura completamente, dicono.

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