venerdì 26 novembre 2010

245


Interni, giorno, pomeriggio, ufficio.
Vediamo il display di un telefono cellulare accendersi ad intermittenza. Leggiamo nitidamente sullo schermo "SCONOSCIUTO"

"Pronto?"
"Salve, qui è il commisariato Aurelio. Parlo con il signor Diego Tardani?"

In collegamento con la mente del ragazzo: "Oddio le multe".

"Sì, salve".
"Senta qui abbiamo una denuncia. Volevamo chiderle se lei fosse così gentile da passare da noi per avere qualche delucidazione da lei?"

In collegamento con la mente del ragazzo: "Oddio mi pignorano la vespa. Ma per due multe?"

"Certo sì. Ma per cosa. Cioè scusi di che parla?"
"Lei ci risulta come probabile persona informata sui fatti".
"Mi scusi per cosa?"
"Ma lei non sa che l'avrei chiamata?"
"No guardi, di solito il commissariato non mi ha mai cercato prima d'ora. Di che si tratta?"
"Qui la denuncia fa riferimento ad un'altra denuncia fatta a Milano per un furto sul conto Postepay."
"Allora non sono persona informata sui fatti. Io sono la parte lesa!?"
"No. Io qui vedo una denuncia con lei come probabile persona infomata sui fatti. Può passare in commissariato?"
"Certo, assolutamente".
"Quando?"
"Decida lei".
"Noi chiudiamo alle sette".
"Io, se tutto va bene, dovrei uscire entro e non oltre le sei".
"Va benissimo, ci vediamo per le diciotto e trenta".
"Bene. La ringrazio. A dopo".
"Ok".
Aggancia.

In collegamento con la mente del ragazzo: "finisce pure che è stata colpa mia".

Qualche ora dopo.

Interni, sera. Commissariato.

Ci troviamo in una stanza quattro metri per cinque. Tre scrivanie piene di fogli, un pc per ogni postazione. Un unico ispettore. Capelli neri corti, felpa col cappuccio nera, maglietta nera (deduzione: poca fantasia cromatica) Il signore, sulla quarantina, si alza per stringere la mano del ragazzo.

"Ciao"
"Salve"
"Diego?"
"Sì".
"Bene allora, magari ti faccio qualche domanda così capisco bene anche io".

In collegamento con la mente del ragazzo. "Ti prego chiedimi che facevo alle cinque di pomeriggio del venti ottobre. Se puoi, davvero, puntami la lampada accesa sugli occhi. E' troppo che aspetto un momento così".

"Mi dica pure"
"Qui risulta una denuncia a nome di xx xx la quale dice di aver ricevuto un accredito sul suo conto, poi un prelievo di tutto quello che aveva. Capisci?"
"Sì".
"Conosci tale xx xx"
"Mai sentita prima. Ma è la stessa cosa che hanno fatto a me inf.." viene interrotto.
"Sì infatti, qualcuno ha tolto i soldi alla signora per accreditarli su un nuovo conto corrente".
"Sì, lo so, si chiama fishing. Qualcuno prima entra nel tuo conto, ci mette pochi soldi per vedere se viene beccato. Quando capisce di averla fatta franca, toglie tutto quello che aveva messo più quello che c'era prima".
"Ecco bravo"
"Eh, grazie. Mi hanno rubato i soldi dell'affitto". Smorfia incazzata.
"Ma tu avevi sporto denuncia?"
"Certo!"
"Dove?"
"A Milano".
"Perchè?"
"Perchè prima vivevo lì, perchè lavoravo lì".
"Che lavoro fai?"

In collegamento con la mente del ragazzo: "Oddio no. Falsa testimonianza?"

"Lavoro in una agenzia di pubblicità". Silenzio. Il commissario scrive.

Sentiamo bussare alla porta.
Vediamo un signore sulla quarantina in uniforme blu con il capello.
"Senti, abbiamo preso uno. Lo abbiamo portato nell'altra stanza".
"Chi è?"
"Uno zingarello. Lo abbiamo fermato verso Val Cannuta. Aveva rubato in una tabaccheria".
"Ah quindi furto?"
"No no. Rapina. Lo abbiamo bloccato fuori. Sta di là. Aveva la pistola finta".
"Ah, voo state a beve?" (traduzione: il ragazzo beccato sul fatto adesso verrà interrogato e subirà la sua ovvia conseguenza).
"Avoja"
"Va bene, finisco qui. Nel caso arrivo".
"No tranquillo. Nessun problema".

Il signore in uniforme si allontana. Saluta. Viene ricambiato.

Il commissario ritorna sul ragazzo.

"Quindi tu non conosci tale xx xx"
"No"
"E nemmeno tale xx xx" (il nome è straniero)

In collegamento dal cervello (fantasioso) del ragazzo: "Sono in un intrigo internazionale. Truffa mondiale. Interpol, FBI, adesso mi fanno andare via con la SWAT".

"No. Chi sono?"
"Il secondo è quello che ha organizzato tutto. E che adesso è indagato".
"Allora l'hanno preso?".
"Sì".
"Come si chiama?"
"Non posso dirtelo".
"Scusi ma non è uno di quei due nomi?"
"Sì".
"Allora è xx xx?"
"......Ehmmmmmm.....Sì"
"Lo cerco su facebook"

In collegamento con la mente (vendicativa) del ragazzo: "Stofigliodi°*@##&"

"E i soldi?. Se sanno dove sono, possono ridarmeli?"
"Quanti erano?"
"245 Euro".
"Non credo".

Fine.

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