Mood lettura.
Parliamo di approcci. Timidezza, sicurezza e rottura del ghiaccio. Situazioni tipo, palla al balzo o create ad hoc. Battute a bruciapelo, freddure tremende e dolci conclusioni, quelle che si leggono nel numero che inizia col prefisso a tre cifre sul primo foglio di carta che il destino vi ha fatto trovare, o peggio (viva la tecnologia) quelle che si chiudono con "...dai, magari ti cerco su facebook...".
Capitolo 1
Lo spaccone.
Non teme il terreno sul quale si trova a giocare. Ha passato le due ore precedenti all'arrivo arricciando il naso davanti allo specchio in bagno. Consapevole che le sue scarpe sono in tinta con la cinta e che il profumo che ha messo lo conoscono tutti. Sente che quella è la sua serata. Sente che quella è la sua preda. La vede da lontano e non ha dubbi. Convinto che lei abbia già notato il bicipite gonfio, si avvicina fissandola. Non teme quei dieci metri e il groviglio di persone che scavalca per arrivarle davanti. Lui sa. Lui vede. Lui è.
I suoi capelli ingellati non trasudano imbarazzo, anche quelli sono frutto di un'attenta supervisione, strettamente suggerita da una scrupolosa lettura dell'ultimo numero di Men's health. Arriva davanti a lei, certo che gli basterà dire una parola. Non è lui che sta facendo il primo passo, è lei la fortunata a raccogliere questa opportunità. Tiene in mano il suo bicchiere pieno di gin e sa che lei non ha mai visto niente di più seducente e completo nella sua vita. Dovrebbe essere lo spacco degli addominali a suggeriglielo. Davanti a lei, lui, non ha bisogno di tante parole, chiede, per prendere ciò che sa essere già suo: " Vuoi un sorso? Bevi dalla mia parte, così possiamo dire che ci siamo già baciati". Ammicca.
Capitolo 2
Il tattico.
Programmatore. Lui studia la preda prima di tentare l'approccio. Ha schemi fissi di caccia e di solito non tenta approcci improvvisi. Non è tipo da avventure, spesso organizza serate di gruppo, incrociando le conoscenze, solo per incontrare, rivedere o approcciare con la prescelta.
Sceglie il momento migliore inventando scuse palesi per appartarsi; musica troppo alta, zero posti per sedersi, fumare una sigaretta fuori dal locale.
Non fa mai il primo passo senza aver considerato nel dettaglio il linguaggio del corpo della preda. Un braccio mosso in una maniera, quel sorriso smorzato, il dito sul bordo del bicchiere, ogni cosa, per lui, è un segnale. Calcolatrice umana, lui, farà i conti con ognuno di questi piccolissimi ma inequivocabili segnali.
Dopo aver avuto la certezza, del tutto soggettiva ma per lui scientifica, sceglie una delle cinque frasi paracadute (quelle che in caso di risposta negativa potrebbero avere una doppia lettura) scelte guardandosi allo specchio: "...Certo sarebbe carino rivedersi..."
Capitolo 3
L'ego.
Lui non ci proverà mai con te. Lui non si avvicinerà mai a te. Lui è una calamita. Sarai tu a doverti avvicinare. Sarai tu a crollare. Sarai tu ha cadere nella sua trappola fatta di finta indifferenza. Lui sarà sorridente con tutti, tranne che con te. Lui parlerà con tutti, quella sera, ma non con te. Sarai ombra, apparentemente. Lui sarà semplicemente lì per altri, per tutti, non per te. Cercherà di dirottare le discussioni verso temi che per te sono estremamente interessanti, senza renderti mai del tutto partecipe. Quello che ti attrarrà di lui è ciò che lui è, e che ti sembrerà, non voglia farti avere.
Dentro, lui sa che ogni gesto è per te, ma mai si svelerà, al limite offrirà da bere, con discrezione, ad altre ragazze, volendo, si fingerà interessato ad un'altra ragazza, meno carina, più oca, senza il minimo segno di una presenza cerebrale. Lui sa che cadrai, è solo questione di tempo, quello che lui decide arbitrariamente di concederti.
Ti svelerai, ti avvicinerai a lui, sapendo di aver fatto il primo passo: "...Hey..." e lui ti metterà alle corde "...Oi, ma che hai stasera? Non dici una parola...."
Capitolo 4
Il timido.
Qualunque situazione, anche quella più positivamente palese è come scalare il monte Everest. Imbroglia parole, non farà mai il primo passo, potendo scegliere, non vorrebbe che ti avvicinassi temendo di dover rispondere. Generalmente è anche carino, e la sua assoluta incapacità di prendere iniziativa è la sua spada di damocle e la sua arma migliore. Tenerone o semplicemente impacciato? Animo sensibile o buzzurro tremendo? Il dubbio è fertile nel cuore di una donna che si spinge per appagare la sua curiosità. Si rivela impacciatissimo. Suda, balbetta e fa giri di parole che non portano da nessuna parte. Tiene tutto dentro per scoppiare davanti allo specchio quando torna a casa. Ma di lui, alle ragazze, piace anche quello. Anima fragile, ragazzo interrotto. Misterioso? Ma quando mai.
Con lui devi fare, se interessata, tutto tu. Attaccare bottone, lui ti seguirà. Cambiare argomenti, lui risponderà. Proporre di rivedervi, lui accetterà.
Al limite del comodo è praticamente il più fortunato perchè non deve fare nulla; sempre che trovi, al giorno d'oggi, la ragazza disposta a fare tutto questo.
Perde le occasioni e se lo ripete spesso. Ma non cambierà mai.
"C..ciao, c..cioè, prendi...cioè, pensavo se, insomma, magari, ti andasse.....Ma solo se ti va davvero eh...insomma, che magari se ti facesse piacere, ma magari no eh...e non è un problema, figuriamoci, siamo tutti tranquilli, io anche figurati...........che ne dici?"
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