lunedì 21 dicembre 2009

A little mouse story. (I gemelli Lelli e l'albero bianco).

Era a pranzo George e mentre assaporava lentamente le sue piccole scorte di formaggio, pensava a quanto buono sarebbe stato quello della sala, se solo lui fosse arrivato a prenderlo.
Anche il dolce non era male e, nemmeno a farlo di proposito, la cheesecake concluse il suo toposissimo pasto. Era lì davanti alla sua lavagna che, con attenzione, pensava al suo piano, a come migliorarlo, quando Fly il suo amico pennuto arrivò da lui con una letterina sul becco.
Subito George la aprì e con piacere vide che era la risposta dei lelli gemelli i suoi amici scoiattoli dalla coda bianca.

"Caro George, sono Lello, il gemello più bello. Mi fa piacere che tu ci abbia scritto e possiamo vederci quando vuoi. Lello il mio gemello, sempre bello, dice che se vuoi puoi venire a trovarci anche subito. Parti non appena finisci di leggere la nostra letterina e, mi raccomando, lascia qualche briciola di pane per Fly, sai, ultimamente lavora davvero tanto."

Questa era la risposta e George non poteva che esserne molto felice. Prese immediatamente tutte le parti del suo piano e si diresse al grande albero bianco. Era felice di tornare all'albero bianco. In passato, quando George non abitava in quella tana ma nel bosco, poteva vederlo più spesso e si chiedeva come sarebbe stato viverci per qualche tempo. La strada non era tanta e, per velocizzare, George decise di non portare proprio tutto ma solo le parti più importanti.
Camminava sicuro quando improvvisamente si immobilizzò. Bastò il sibilo a bloccare del tutto il suo cammino. Un muso verde e due occhi gialli inconfodibili, era Ash, il serpente che mai mente.
Ash, mai sazio di giudizi e sentenze, sempre pronto a giudicare anche a pancia piena.
George lo temeva, più di qualunque altra cosa, forse solo il ritorno della farfalla poteva destarlo da tanto terrore ma, nemmeno in quel caso si sentì il soave sbattere delle sue ali.

"Geeeeeorgeshhhh...Dove vai?" Chiese con fare arrogante l'essere strisciante.
"Va-va-vado al grande albero bianco..Da-da-dai gemelli Lelli" Rispose timoroso il topino.
"Shhhhhi può sapere come mai?" Chiese ancora il serpente.
"Lasciami stare Ash, voglio andare e non ho tempo per parlare" Rispose con una punta d'orgoglio George.
"Shhhhhhiamo scontrosi oggi eh....Bene ti lashhhhhhcerò andare, ma non prima di averti avvisato. Quì fuori si vocifera che stai vedendo tanti amici, che sei interessato al formaggio. Bene, sappi che come te, nella tana ce ne sono altri interessati e il formaggio non sarà mai abbastanza per tutti. Il tuo piano sarà valido? Tu, così piccolo, così ingenuo e così legato a tanti ricordi. Shhhhciocco, i ricordi, sì George, quelli che ti piace rivedere prima di dormire, quelli che ti svegliano la mattina e che non sai nascondere, sì George, proprio loro ahahahaah" Sorrise beffardo. "Se non stai attento saranno loro a prendere il sopravvento su di te e altri mangeranno il formaggio, perchè tu perderai di vista il tuo piano." Concluso con tono istruttorio.
George era preparato ma non abbastanza, i suoi occhi divennero giganti, il suo pelo perse brillantezza e quasi le labbra iniziarono a tremare.
"Io....io". Voleva dire tanto, ma non ad Ash, serpente velenoso. "Io, ce la farò." Rispose con un groppo in gola e girandosi continuò la sua strada.
Allontanandosi, George sentì le risate di Ash e il suo strisciare in terra.
I pensieri di George fino a quel momento erano come un cielo azzuro d'estate ma adesso l'inverno sembrava essere sopraggiunto e qualche lacrima era la pioggia che cadeva dal pensiero agli occhi del topino. Fece un bel respiro, alzò la testa e proseguì.
Finalmente il grande albero, bello, bianco, robusto. I gemelli Lelli erano lì sui rami, sulle note di una canzone ballavano il tip tap battendo le loro zampine a ritmo e, senza sbagliare un passo, erano uno spettacolo per tutti gli abitanti dell'albero. Erano sempre stati molto bravi in coppia, da tempo si allenavano insieme e avevano raggiunto bei risultati.
"Gemelli Lelli, sono qui!" Esclamò George
"Amico caro". Disse Lello.
"Caro amico". Disse Lello il secondo gemello.
La musica si interruppe e, insieme alle note, anche i passi dei gemelli.
"Dicci George, siam curiosi di sapere e di vedere" Disse Lello.
"Sì George dicci, siam curiosi". Disse Lello il secondo gemello.
George li fece scendere dal bianco albero e raccontò loro con precisione tutto. Tra un disegno e l'altro qualcuno servì anche del thè che insieme gustarono fino in fondo.
"Geroge non male davvero". Disse Lello.
"Sì Geroge davvero non male". Confermò Lello il secondo gemello.
"Sono contento gemelli Lelli, veramente. So che voi siete molto intelligenti e la vostra opinione mi riempie di orgoglio. Che dite?, Posso provare domani allora, magari con voi, a prendere il formaggio?" Chiese George timidamente.
"Ci piacerebbe George, ma noi siamo impegnati almeno altri due mesi con le nostre danze". Sappiamo che le due volpi di Menphis si stanno preparando alla grande e non possiamo perdere questa gara, altrimenti saremmo costretti a mandare via qualcuno dall'albero bianco": Disse preoccupato solo un Lello senza essere supportato.
"Ah" Disse George con tono sommesso.
"Però sappi che manderemo il nostro Fly da un albero all'altro per aiutarti, perchè secondo noi, il piano è buono e merita davvero". Disse Lello.
"Sì, davvero merita". Confermò Lello il secondo gemello.
George col sorriso ringraziò e, riprendendo le sue cose, si riavviò verso casa.
Tornando George, pensava. Pensava alle parole di Ash, al formaggio, al suo piano e alla stagione che stava per arrivare. Il bel tempo avrebbe lasciato spazio al giallo delle foglie, al vento e al bianco della neve. Sentì freddo, ma subito il sole, ancora alto e caldo lo rasserenò e ne fu felice.

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