lunedì 7 settembre 2009

My Big Fish.


Platone parlava dell'uomo come di una luce perfetta caduta per qualche motivo, ignoto, in un mondo imperfetto e racchiusa in un involucro imperfetto nel pensiero e nel fisico, chiamato corpo. Questa luce apparteneva al mondo che lui chiamava delle idee, un luogo in cui ogni cosa è perfetta e che, come riflesso, generava il mondo nel quale noi viviamo. Siamo una imperfetta imitazione della nostra idea perfetta che vive dentro di noi, è così, è vero.
Quando il corpo imperfetto non tiene più botta, proprio perchè tale, la luce che siamo esce dal suo involucro che si apre, come un fiore che sboccia col sole del mattino e sale, altissima, via. Raggiunge se stessa, in un mondo perfetto, è così.
L'uomo ha sempre costruito con la fantasia vie di uscita "per contrappasso" rispetto alla realtà. Che faccia piacere o no, quando si chiudono gli occhi tutto diventa buio, l'uomo invece si rassicura col fatto che ci sarà tanta luce.
Preferisco allora la strada Big Fish, dettata da Tim Burton. Nel film si vive una realtà del tutto surreale nella quale il limite tra realtà e fantasia è tanto labile da sparire. La filosofia è la seguente: la vita, qualunque essa sia, se condita di immaginazione, ha un sapore maledettamente migliore di com'è. E' così.
Sia che si creda al mondo delle idee, a quello delle stelle, delle pulci che saltano in un circo di fatine ed elefanti di cioccolato che spruzzano polvere di solletico o che si abbracci una teoria di pura mancanza di fantasia poco cambia nel risultato.
Cosa ci resta? Noi, è così. Poco? Gurdiamola così:
Noi siamo ciò che rimane di chi si addormenta, noi siamo il suo amore, noi siamo le sue passioni, le sue attenzioni, i suoi ricordi e le sue carenze, le cose dette e ripetute, sbagliate o mai vissute. Siamo ogni gesto imparato, ripetuto o mai sopportato, siamo per gli altri tutto quelli che in noi, di quella persona, sempre rappresenteremo; siamo l'odore e il sapore, il gusto e il fetore, siamo il vizio e lo sfizio. Non siamo il ricordo, affatto. Siamo la sua idea o la sua versione "diversa" (quindi imperfetta).
Non è tangibile? L'amore nella sua essenza lo è? L'odio e il fastidio lo sono?
No, sono idee o solo fantasie. E' così.

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