mercoledì 5 ottobre 2022

Mille lavatrici più una.

 

Come si sbrigliano i problemi con se stessi?
Che qualcuno ne sia uscito bene da qualunque introspezione è forse un dubbio.
Sì, se ne esce, ma come è davvero tutto da scoprire.

Alcuni si perdono nel vino, altri tornano a casa solo per cambiarsi i pantaloni e riempiono le giornate con qualunque cosa, fanno amicizia con il tabaccaio (a Roma anche tabacchino) piuttosto che avere qualcuno con cui parlare di argomento dei quali si disinteressa completamente. Lo scopo è non parlare con se stessi, in fondo.
Shopping? Sì anche quella è una fuga accettabile. Quelli che ci si infognano di più arrivano anche allo shopping altruistico, perchè alla fine a forza di volersi bene si riempie l'armadio o si finisce per comprare anche il terzo dentifricio alla cannella, e quando i cassetti, cassettoni e tutto il resto è pieno, dirottiamo verso gli altri. Ma in realtà è la più becera e segreta forma di egoismo.
Sapevatelo, voi che ricevete regali stronzi e inaspettati, leggetelo come: guarda che ti sto chiedendo aiuto e sei tu che non lo vedi che ce l'ho scritto in fronte.

Qualcuno si rifugia nelle amicizie, diventando un allegato o accollo infinito.
I veri amici reggono almeno fino a sei mesi, quelli stoici a otto, altri che in realtà condividono segretamente il tuo problema finiscono per diventare coinquilini. Pessimo il risultato in questa ultima eventualità.

Tra le diverse, riconosciute, conosciute o meno, chi scrive ne ha scoperta una tutta nuova: fare la lavatrice.
Quante lavatrici si possono fare in un giorno? In una settimana? E ogni ora?
Nel caso personale anche due se il lavaggio dice "30 minuti rapido" (quello che non vale per le macchie.
Sta di fatto che la lavatrice inizia a chiedere aiuto, lei che abituata a girare su stessa manifesta degli enormi segni di mal di mare, giramento di testa e di palle, a breve chiama il sindacato degli elettrodomestici. 
Si sente, giustamente, presa per il culo, perchè è palese che tu abbia un problema se non metti bianchi e neri insieme, a te che dei colori non te ne è mai fregata una beata minchia.
Come del fatto che hai sempre messo le cose dello sport insieme alle altre, quindi che è 'sto classismo? Seriamente vuoi che la lavatrice creda che adesso hai premura dei delicati o intimi e non li metti insieme alle tute?!
E poi con quale faccia fai un lavaggio per la tovaglia e le tovagliette? Sono due anni e mezzo che le tovagliette stanno nel cassetto.

Ad un certo punto, lei, la lavatrice, sembra guardarti con il suo unico grande occhio, l'oblò, ti scruta e giudica, ti cerca, come l'occhio di Mordor, e vorrebbe solo entrarti nel cervello e con il suo movimento circolare ipnotizzarti "mollami mollami mollami".
Non ci riesce solo perchè a distoglierti lo sguardo sono un paio di mutande nascosto tra le pieghe del letto, o un calzino sotto al divano, che ridà vita al tuo pomeriggio, il picco estremo della tua giornata.

Perchè, ed è importante chiarirlo, lavatrice chiama stendino.
Che meraviglia questa psicoterapia "omino bianco".
Vuoi mettere il tempo che riesce ad occupare facendo anche tre lavatrice in un giorno?

La gioia di barare? Guardare i pantaloni stropicciati solo perchè non hai mai stirato in vita tua e dirti: ah ma questi l'ho messi due giorni fa. E sai che in realtà ti stai mettendo la tuta da dodici giorni.

Le magliette tremano una volta messe, mangi come i bambini di sei mesi tenendo il cucchiaio come fosse una clava o meglio come la fionda (bella parola fionda) e giochi a fare centro con la bocca, ad occhi chiusi.

Ma Santa Lavatrice cosa cerca di dirci?
Lo shopping, le bollicine di un vino frizzante, le canzoni ascoltate circa 700 volte in loop possono avere delle spiegazioni.

La ricerca di pulizia? Di togliere odori e sapori, come se fossero sui vestiti poi. Sai quante volte devi lavare una maglietta per toglierti l'odore della pelle di una persona da sotto al naso?
Per poi ovviamente iniziare a frignare perchè non senti più quel meraviglioso odore.
Perchè siamo così complicati? Perchè tutto è così complicato?

O meglio, esiste la possibilità che una persona tenda a cercare di complicarsi la vita per poi lamentarsi che è tutto complicato?
Come si chiama questo fenomeno o meglio patologia?
Se qualcuno la conosce non sarebbe il caso di indicarla pubblicamente, magari con il numero di un medico bravo bravo che la cura. 
Sì potrebbe prendere appuntamento? Tanto per quello che riguarda me di camice lavate ne ho, cioè sarei pronto eh...

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