sabato 18 febbraio 2017

Cinismo (tentativi di improbabile successo di autoviolenza comportamentale).



Dopo aver rigorosamente scrocchiato le mani diciotto volte (in realtà due ma in scrittura tutto è dramma) riprendiamo a dare un senso a queste pagine bianche che ogni tanto allietano le verdi giornate di gialle persone.
L'accostamento di colori non ha alcun senso, a meno che questo blog non venga letto da cinesi immersi in un parco.
(Sì lo so, non fa ridere).

Argomento della giornata, settimana o del mese (se vogliamo) è il ritrovato cinismo.
Le regole del cinismo e della maschera improbabile delle persone fratturate a vita.
Si può dire in latino, tipo "eternis frattura"?
Boh, andiamo avanti.

Insomma ecco, le regole base per un sano e circoscritto cinismo sono le seguenti:
Iniziare a credere che la vita sia di 24 ore.
inizia e finisce con il salire e il calare del sole.
Che non ci sia un destino o Dio o fortuna o sfortuna (troppe o).
Convincersi o fingere di essere convinti che NON aspettarsi qualcosa dalla giornata (o dalla vita di 24 ore) sia la cosa migliore in assoluto.
Aspettarsi qualcosa dalle persone?
Ah, dai, siamo seri.
Spieghiamoci, spiegatemi cosa ci ha sempre spinto a credere che gli interessi delle persone possano seriamente e sinceramente combaciare?
Dai, parliamone. (Intercalare).

Continuare a convivere credendo nel Dio della routine.
Sì, finalmente lei.
La noiosissima quanto impeccabilmente sicura routine.
Odiata e maledetta (che di base sono due parole che dicono la stessa medesima cosa) eppure a volte tanto tanto tanto utile.
Sacra lei.
E' come uno scivolo.
Ti spinge via che manco te ne sei accorto.
Ah, la gioia delle metafore superficiali.
Che nascondo poi, invece, una profonda immaturità.
Esempio: la metafora dello scivolo sembra casuale ma intrinsecamente rimanda al gioco di un bambino.
Ah! Voglia di crescere?
Questa sconosciuta.
Doveva essere interrogata oggi, giustamente, ha fatto sega.
Tipo gli amici stronzi di quando andavi a scuola che non si presentano alle interrogazioni programmate.
Odio e amo.
Odio perché guarda il caso la sua assenza anticipa ad "ora" il tuo turno.
Amo perché questo gesto nasconde un coraggio ed una sfacciataggine che mai nella vita sei stato in grado di tirare fuori.
L'invidia del ragazzo col giacchetto di pelle.
Quello che fuma prima della ricreazione. Che parla poco.

Di che parlavamo? Di niente.
Appunto.

La verità.
Ah sì.
Risate del pubblico presente solo nella testa di chi scrive.

Cinismo:
la vita in 24 ore
l'amore non esiste (più) è solo una semi lunga infatuazione dovuta ad una perdita momentaneamente lunga di qualche ormone (che si è perso) nel nostro organismo difettoso in partenza.
Perché difettoso?
Nasce da solo ma sembra che non sia in grado di mantenere questa incredibile capacità.
O che almeno non tutti siano in grado di farlo.

Pensiero del tutto estemporaneo:
vi siete mai fermati a pensare, ascoltando quella canzone che vi piace troppo, che, qualcuno (precisamente quel cantante) in un momento di incredibile (o meno) genio aveva tutta quella roba in testa?
Il suono di un sax, i piatti, l'accordo di una chitarra.
Il tempo.
I musicisti hanno il tempo in testa.
C'è chi scappa dal tempo, chi lo rincorre, chi vuole fermalo senza esserne ovviamente capace.
invece questi, i cantanti, ce l' hanno dentro.
In testa, nel cuore.
Nel cuore?
Ma non era cinico questo post?
Sì infatti.

In testa, ce l'hanno in testa, lo mettono su carta e fanno milioni di dollari di Euro di Sterline e comprano orologi aeroplani piscine, piscine più piccole da mettere dentro le piscine più grande, gommoni per le piscine da mettere dentro le piscine di piscine. Viaggiano ovunque cantando come scemi la loro canzone in modo da far sembrare che sia stata scritta proprio per quelle persone, invece:
l'hanno copiata cercando a caso parole su google traslate, oppure puntando il dito, le dita, sul vocabolario, oppure ascoltando la litigiosa conversazione di una coppia in un negozio di scarpe.
Niente di personale, ci devono fare soldi.
Soldi soldi soldi.

Regola del cinismo: i soldi.
I soldi fanno la felicità.
Sì, comprare comprare comprare tutto.
Servono quei pantaloni? 
No! Comprali.

Comprare cose che già hai.
Doppioni, come le figurine.
Percepire l' estrema superficialità del potere d'acquisto (limitato alle capacità del proprio conto in banca) e riempirsi lo stomaco di scarpe, come il bussolotto rotondo di gomme rotonde, quelle che sembrano sassi all'inizio, che diventano semi morbide e dolcissime quando le mastichi, e dopo cinque minuti tornano sassose peggio di prima, per poi morire sul marciapiede. Qualcuno (io) le calcia come fosse un pallone, che il tuo potere d'acquisto ti aveva permesso di comprare.
Ora è bucato. Il pallone come lo stomaco.

Quindi ecco, anche il cinema.
I film non parlano.
Sono solo l'incredibile incastro di scene rese più o meno convincenti/emozionanti (emozionanti?) da una musica appositamente struggente, malinconica, pungente, tangente (questa parola non ha senso, era solo perché di solito gli aggettivi devono essere tre e con "ente" finale mi veniva solo quella).
Entri in sala cinema, guardi, studi le inquadrature.
Cerchi la sceneggiatura.
Non è video, hai un word davanti a te.
Pensi a chi, come e perché di quel dialogo, quel monologo, quel bacio.
lo scorpori talmente tanto, quel film, che alla fine sembra un canovaccio usato.
Tipo quelli che lasci in cucina vicino ai piatti asciugati dopo cena.

L'arte!
Oh, finalmente.
L' arte che ci eleva, che ci spinge a pensare.
Ecco, regola numero due, che può essere anche uno del cinismo è:
non pensare.
Se pensi, datti una sberla.
Se la sberla non basta.
Dattene un'altra.
Se due non bastano, punta uno spigolo.
Lui, lo spigolo, il telo rosso, tu il toro.

L'angolo, sì.
L'angolo è fondamentale.
Il punto di vista da cui scegli di inquadrare le cose.

Il cinismo vuole che tu debba inquadrarle sempre per:
interesse
obbiettivo

Osserva e chiediti:
mi torna utile? Fare
non mi torna utile? Non fare

Ovviamente per tornare utile si intende il risvolto economico, non di altro genere.
Oppure, se il risvolto è di tipo emotivo/emozionale deve essere rigorosamente circostanziato al giorno presente.
Non deve essere assolutamente considerato o preso in considerazione per una eventuale programmazione di minimo/medio/lungo raggio.

Le regole del cinismo non si toccano.
Se avviene oggi, la cosa che accade, resta su oggi.
Quando è domani, quella cosa era ieri.
Nel senso che "ah ok, ciao, passata".

Uccidere a vista:
romantici
malinconici
scrittori
sceneggiatori
musicisti
persone con uno spiccato o innato senso emotivo/positivo della vita
i cassieri che lavorano ai supermercati, perché ti fanno sentire meglio di come sei
i calciatori, perché ti fanno capire che esiste una vita, lontanissima dalla tua, dove un sogno si è realizzato davvero.
Oltre i soldi, oltre le donne, i fotografi e tutto il resto.
il sogno di un bambino che non ha mai amato perdere una partita.

Toc toc
Chi è?
Il cinismo. Posso?
Se devi...

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