domenica 11 maggio 2014

Fammi un esempio.



Dopo che ti ho baciato, mi è venuto naturale.
Ti amo.
Ti ho detto.

Eh quanto?
Mi hai chiesto.
Insaziabile.

Tanto.
Ti ho risposto.

Tanto quanto?
Curiosa.
Fammi un esempio.
Golosa.

Ma che ne so.
Ho pensato.
Quanto la nutella.

Ma la nutella non è quanto, è buona.

Sciocca, non è quello.
E' quanto la vuoi.
Appena smetti e sciacqui la bocca, va via il sapore.
Rodi. 
E la rivuoi.
Così io con il tuo sapore.
Ti bacio.
Finisce.
Sento il mio sapore.
E rivoglio il tuo.



Ah, mi hai detto.
Sorpresa.


Oppure quanto le manie.
Le tue e le mie.

Ma quelle sono strane.
Hai detto ferma.

Strano è non avere qualcosa che ci rende noi.
Come tu con me.
Che quando non ci sei.
Ti penso.
E mi capisco.

Oh, mi detto.
Arrossata.


O quanto un botto.


Ma quello è forte.
E pensavi di avermi fregato.

Ma non è quello, è il rumore.
Perché tu non lo senti il nostro rumore nel silenzio?


Eh, un po'.
Hai detto.
Innamorata.

Ora facciamo l'amore?
Ho detto.

E quanto?
Mi hai chiesto.

Per sempre?
Ho proposto.










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