
Il 19 novembre lo stato della California voterà per legalizzare l'uso di marijuana nel proprio stato. L'esigenza nasce dal fatto che l'acquisto dell'erbetta magica era già possibile ad esclusivo uso terapeutico. Sembra che di punto in bianco tante persone abbiano iniziato ad avere tutti gli stessi sintomi e che le farmacie si siano affollate.
Background: lo stato della California ha un deficit altissimo e il suo governatore superstar, forse, si leccherebbe i baffi per fare in modo che il popolo nato e cresciuto tra sole e onde voti un bel sì deciso, per dare nuova linfa al mercato e rinvigorire le casse. Eticamente, però, Arnold, ha qualche risentimento.Tedeschi, sempre così precisi.
Legge federale, quella con i tizi in bomber blu e scritta gialla sulla schiena, bella evidente che strilla "Signora! FBI, aprà la porta ho un missile terra aria le arriva dritto in cucina", non è tanto dalla parte della legalizzazione. Bisognerebbe rivedere la legge e aggiungere una piccola postilla che escluda lo stato della California dall'attuale norma.
Insomma, loro sono già lì pronti a sfondare la porta.
L'uomo nero, arrivato per salvare il pianeta, Obama, non sa se essere d'accordo o meno. Conosce il problema economico che affligge Arnold, ma il primato di primo presidente nero gli basta e non vorrebbe che nella sua personalissima descrizione su wikipedia aggiungessero anche: "oltre ad essere il primo presidente nero degli Stati Uniti, fu anche colui che non si oppose alla legalizzazione della marijuana nello stato della California, temendo che il governatore Schwarzenegger si trasformasse in Terminator".
Soluzione: decide il popolo. La gente vota così nessuno effettivamente ci mette la faccia. Tanto lo sanno tutti, la California è un altro paese.
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