venerdì 10 settembre 2010

Per un pelo.


Era una domenica qualunque. Del periodo milanese di questo blog. Una domenica afosa e silenziosa come quasi tutte quelle della città dell'aperitivo. Sul sito "milano da bere" consigliavano una mostra in una piccola galleria d'arte, in una zona non centrale della città, in mostra c'erano due ragazzi brasiliani, tali "Os Gemeos".
Lo spazio espositivo sarà stato grande quanto un trilocale e diviso in uno stanzone centrale e due più piccolini.
Mentre giravo tra una stanza e l'altra, nella più totale solitudine, la responsabile mi disse avvicinandosi
:
"Salve".
"Salve." risposi io.
"Le piace?" mi chiese sorridendo.
Non avevo mai visto cose come quelle e i pupazzi gialli tipo Simpson (becero paragone) mi piacevano un sacco, come l'uso dei colori, i materiali e tutto il resto. Ero felice anche perchè era chiaro anche il messaggio di ciò che disegnavano (solitamente non è sempre così per l'arte, serve un bel dizionario e la conoscenza capillare di chi fa le cose, della loro vita privata e della lista delle medicine con le quali cercano di tenersi in piedi).
"Sì, un sacco" risposi soddisfatto.
"Le interessano?" chiese lei portandosi una mano sotto al mento.
Interpretai il verbo interessare come il barlume di possibilità o capacità di poter comprare ciò che stavo guardando. Mi calai istintivamente nella situazione, provando a non ridere chiesi:
"Quanto viene?"
"Siamo sui venticinque mila per questo che vede."
Riuscì a far sembrare la parola venticinque come qualcosa di così vicino al "te lo stiamo regalando" che quasi mi sentii un piccolo pezzente. Cosa che ovviamente ero.Sono.Economicamente parlando. Almeno.
Deglutii e non ebbi la forza di trattenere un bel sorriso dicendo educatamente:
"Credo sia al di sopra delle mie possibilità". E mi grattai la testa all'atezza della nuca.
"Guardi è una buona occasione". Insistette lei pigiando con il pollice dell'altra mano sulla molla di una penna nera a sfera.
"Tra un mese espongono alla Tate, a Londra. Conosce?" Sembrò arrogante.
"Sì certo, ci sono state due volte". Mentii, c'ero stato una sola.
"Questi ragazzi hanno grandi potenzialità" disse lei sentendosi molto talent scout.
"Potrebbe convenirle" chiuse il commento.
Fortunatamente uno squillo di cellulare proveniente dal suo ufficio ruppe il silenzio e si portò via anche lei, che rimase lì dentro fin quando io non finii di vedere la mostra e uscii.
Quando uscii, lei mi guardò andare via dicendo:
"Arrivederla. Ci pensi."
Sorrisi pensando: "Sì. Stanotte".

Mi riviene in mente tutto questo perchè guardando in giro ho trovato un video di loro che preparano la stessa mostra che ho visto io.

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