Mentre la birra scende dritta verso lo stomaco e il sangue si tinge di malto l'attenzione, come polvere, si posa su tre persone al tavolo accanto che parlano e sollevano un bel problema, direi il problema.
La questione riguarda il concetto di amicizia e il modo diverso di intenderlo in base al sesso di appartenenza. Un discorso vecchio come il cucco (che poi chissà cosa sia sto cucco?) ma sempre sulla cresta dell'onda.
Il ragazzo col petto gonfio è forte difensore della sua opinione: le ragazze non conoscono il senso dell'amicia o almeno non lo sentono così forte come per i ragazzi. Per coloro che hanno il piacere di trovarsi uomini su questa terra, l'amicizia, quella vera, è qualcosa che va oltre ogni altra cosa, che vince su tutto, anche sull'amore. L'esempio del ragazzo è convincente: "Ad esempio se due sono amiche, anche tantissimo, ma ad entrambe piace lo stesso ragazzo e lui ne sceglie una, lei, sceglierebbe lui invece di rinunciare in nome di qualcosa di più."
La ragazza al tavolo si inacidisce, implode in un mutismo che dice chiaramente "ora lo ammazzo.". Il ragazzo continua, "No perchè per noi essere amici significa far parte di qualcosa, ma è qualcosa che ci unisce, come se fossimo solo noi a difenderci contro voi, che non avete la minima idea di cosa sia veramente. Voi davanti a certe cose ve ne fregate, fate finta che l'altra persona capisca, perchè siete ipocrite. Se uno vi piace, vi piace, punto, mica state a vedere se fino al giorno prima eravate culo e camicia con la vostra amica. Noi non siamo così, se sei maschio certe cose non passano..".
Lei esce dal guscio e la fa con un certo impeto "Ma che cazzo dici. Sta zitto coglione. A parte il fatto che non è vero." Il viso non è convintissimo. "Poi guarda potrei dirvene altre cento che riguardano la vostra appartenenza. Tipo: siete gli eterni indecisi. Sempre che aspettate, tutte le volte."
Lui: "Che c'entra? Hai visto che ho ragione! Vipere, siete vipere infami. Spero solo che vi sterminiate a vicenda".
Da quì in poi il discorso magari ha preso una piega diversa, magari i due si sono gonfiati di botte fuori dal locale, non posso saperlo, ero finito dentro una bollicina di birra.
Riflettiamo maschietti, riflettete femminuccie. Verò è che siamo due generi diversi, parliamo lingue anche incomprensibili, esiste anche un libro che mette tutto nero su bianco, ma il campo di gioco è uno e alla fine dobbiamo capirci. Oppure scannarci.
Nessun commento:
Posta un commento