lunedì 30 novembre 2009
Merda! Merda! Merda!
Ci sono modi di dire apparentemente opposti rispetto al significato che, poi, hanno effettivamente. Oggi questo blog, svegliandosi da un bel sonno, ne svelerà uno: Merda! Merda! Merda!.
In tempi passati le macchine non c'erano e le persone bene andavano a teatro col calesse, altri magari andavano a piedi (ma di loro poco ci importa).
Quello che ci interessa è che maggiore era il numero di spettatori, maggiore era il numero di cavalli fuori dai teatri e, ovvia conseguenza, maggiore era la montagna di "soldi" che il teatro avrebbe incassato quella sera.
Merda, merda, merda era l'auspicio di ogni attore, regista e produttore di quei tempi, più se ne sentiva l'odore, più il profumo del successo era nell'aria.
Anche oggi questo rito scaramantico si ripete e anche se nessuno usa più il calesse per muoversi, ha certamente un fascino tutto particolare.
(Nelle prossime puntate seguiranno altre spiegazioni utili, come quella del perchè i gatti neri vengono puntualmente associati alla sfortuna).
Tanta merda a tutti.
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