mercoledì 16 settembre 2009
Sliding doors.
Peter Howitt è uno sceneggiatore che dopo essere scampato ad un incidente, tornato a casa, sedutosi silente, ha un'idea, "Sliding Doors", che mette su carta, in un arco di tempo che non è possibile conoscere.
La storia, a mio parere, funziona perchè è il giochino più vecchio del mondo pensare:
"non sarebbe successo così, se..."; combacia molto con un detto popolare che dovrebbe avere qualcosa a che fare con un flipper, il patriarca di famiglia e le sue palle.
Per quanto IL giochino possa essere interessante, può diventare un'iperbole, perchè, nel momento in cui una persona è lì che pensa a questa cosa, la sua realtà potrebbe essere diversa se non fosse lì, fermo, a pensare a ciò che è già accaduto.
Non è meglio lasciar perdere e vedere se si riesce a far accadere qualcosa di nuovo?
Anche in una sequenza de "Lo stano caso di Benjamin Button" accade la stessa cosa, nel momento in cui lei viene investita e finisce con una gamba rotta in ospedale.
Sembra che ci sia una tendenza a pensare, ed iniziare questo giochino, nel momento in cui la conclusione degli eventi non è esattamente come avremmo voluto. Non mi sembra di aver mai sentito nessuno dire, in caso di gran successo "forse le cose potevano andare diversamente se...".
Il fatto è questo, nel film alla fine, lei trova lui, comunque, all'ospedale, perchè è un film e tutto finisce sempre bene.
Nella vita, a volte, è diverso, perchè non c'è un fortunato felice , scampato all'incidente, che la scrive per te.
Ma magari, se prendi la penna in mano, e iniziassi a scriverla tu, per te.
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1 commento:
....non fa una piega!!!!!
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