lunedì 2 marzo 2009

Se avesse tre palle sarebbe un flipper.

Se avessi tanta fama.
Se avessi la possibilità.
Se trovassi qualcuno disposto a farlo.
Io aprirei un'agenzia in cui una stanza così dovrebbe assolutamente esserci.
Stanze vecchie e corridoi polverosi, via.
Piani che si estendono in lungo, porte chiuse che sembrano occhi spenti, addio.
Poca luce, ci vediamo nella prossima vita.
Se potessi dividerei il tutto in una serie di ambienti, senza muri, solo vetro, magari leggerissimamente sfumato sul verde, per rilassare gli occhi e permettere agli art di non violentarsi con i riflessi. Oppure trovare il sistema per non farli stare davanti a quello schermo maledetto.
Per raggiungere i diversi ambienti si deve necessariamente uscire e passare per un giardino, dove si DEVE giocare.  Chi non gioca è licenziato. 
Una zona comune, dove tutti insieme possano mangiare, conoscere le diverse persone con le quali si divide la stessa agenzia, anche se poi non si lavorerà mai direttamente.
Un gruppo e un ambiente che stimoli le persone a venire a contatto, che tragga vantaggio da ogni diverso ed utile punto di vista. Un ambiente in cui i ruoli definiti non ci siano più. Che sia un planner a sparare una cazzata dalla quale esce l'idea, che sia un account a suggerire un illustratore, solo perchè una sua amica gliene ha parlato la sera prima. 
Un direttore creativo che gioca in porta, che guida la difesa e che becca un sacco di pallonate. 
Ci vedo una bella giornata di sole. Sarà che qui si vede poco.
Mi chiedo come la faresti tu, la tua agenzia, se mi piace, magari la facciamo insieme. 

2 commenti:

sal ha detto...

AHAHHAHAH sembra la descrizione dell'agenzia dove lavoro.:)

ciao

EGO ha detto...

Eh, facciamo finta che non ho letto niente. ;)
Maledetto Big Sal (è tutta invidia).