giovedì 26 febbraio 2009

Siamo solo bestie che ogni tanto si ingannano.

Nell'intervista rilasciata da Rita Levi Montalcini sul primo numero italiano di Wired, lei si presenta dicendo che sta scrivendo un nuovo libro (a soli 100 anni), non di memorie.
Il suo libro parla dei due cervelli che ogni uomo possiede (o dovrebbe possedere).
I due distinti cervelli si trovano in due parti diverse del corpo, il primo "arcaico" sito nella zona dell'ippocampo, al quale spettano tutte le funzioni emotive. Il secondo è quello "cognitivo", più giovane e che in breve tempo si è sviluppato tantissimo.
La Montalcini sostiene che al giorno d'oggi quasi tutti i comportamenti scaturiscono dalle volontà del cervello arcaico. Sostiene altresì, la Montalcini, che razzismo, antisemitismo, le guerre etc etc, sono figlie di risposte emotive e non razionali che l'uomo ha nei confronti di stimoli provenienti dall'esterno.
Lei, sempre lei, dice che in realtà l'uomo pensa di ragionare, ingannando se stesso, ma continua a scegliere come comportarsi solo in funzione di una reazione emotiva, che poi si traduce (ingannevolmente) in un pensiero che crediamo lucido e razionale, ma che in verità non lo è affatto.
Questo lascia pensare (ingannandoci ovviamente) che l'uomo è, e resterà sempre, solo un animale, che se stimolato reagisce istintivamente e in maniera assolutamente imprevedibile. 
Se qualcuno vi prende a calci o dice qualcosa che vi infastidisce e non decidete di pestarlo a sangue, sappiate che non siete molto educati o molto pazienti, semplicemente lo stimolo che vi è arrivato probabilmente non era tale per voi.

Nota professionale: tenendo conto del reale funzionamento del cervello, che senso ha cercare un significato alle idee? Non sarebbe meglio fare qualcosa di: completamente deficente, completamente strano, completamente altro?

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