Il suo libro parla dei due cervelli che ogni uomo possiede (o dovrebbe possedere).
I due distinti cervelli si trovano in due parti diverse del corpo, il primo "arcaico" sito nella zona dell'ippocampo, al quale spettano tutte le funzioni emotive. Il secondo è quello "cognitivo", più giovane e che in breve tempo si è sviluppato tantissimo.
La Montalcini sostiene che al giorno d'oggi quasi tutti i comportamenti scaturiscono dalle volontà del cervello arcaico. Sostiene altresì, la Montalcini, che razzismo, antisemitismo, le guerre etc etc, sono figlie di risposte emotive e non razionali che l'uomo ha nei confronti di stimoli provenienti dall'esterno.
Lei, sempre lei, dice che in realtà l'uomo pensa di ragionare, ingannando se stesso, ma continua a scegliere come comportarsi solo in funzione di una reazione emotiva, che poi si traduce (ingannevolmente) in un pensiero che crediamo lucido e razionale, ma che in verità non lo è affatto.
Questo lascia pensare (ingannandoci ovviamente) che l'uomo è, e resterà sempre, solo un animale, che se stimolato reagisce istintivamente e in maniera assolutamente imprevedibile.
Se qualcuno vi prende a calci o dice qualcosa che vi infastidisce e non decidete di pestarlo a sangue, sappiate che non siete molto educati o molto pazienti, semplicemente lo stimolo che vi è arrivato probabilmente non era tale per voi.
Nota professionale: tenendo conto del reale funzionamento del cervello, che senso ha cercare un significato alle idee? Non sarebbe meglio fare qualcosa di: completamente deficente, completamente strano, completamente altro?
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