mercoledì 30 luglio 2008

Big inside.

Movimenti convulsi nel settore adv, spingono a riflettere e a porsi una piccola ma importante questione. Erano gli anni 80 quando tutti i più grandi creativi facevano faville nelle grandi agenzie e, grazie alla grandezza delle strutture, riuscivano a far spargere il loro nome anche fuori dai confini naturali del nostro paese. Adesso sembra che la tendenza stia cambiando, o sia già cambiata. Grandi nomi lasciano "le grandi", scegliendo strutture più snelle, considerandole più papabili per esercitare e sfogare la propria creatività.
Ci si trova davanti ad una situazione strana però: le piccole offrono magari la possibilità di esprimere al massimo il proprio potenziale creativo, ma soccombono sotto al peso delle spese enormi e non sempre possono combattere per difendere il loro lavoro rischiando di dover perdere anche i piccoli clienti; inoltre non raggiungono mai quei clienti che le darebbero la giusta visibilità anche internazionale. Le grandi sembrano essere diventate qualcosa di diverso da ciò che erano prima, ma proprio perchè grandi, anche se in difficoltà, non subiscono mai danni rilevanti (alla fine stanno sempre in piedi). Adesso c'è solo una domanda da porsi. 
Se veramente potessi scegliere, tu, dove andresti?

5 commenti:

Chef Rien Argént ha detto...

in ferie.

EGO ha detto...

Non retribuite.

standby-man ha detto...

sei troppo pubblicitario oriented. ti devi sciogliere... liberati dal mostro archive che c'è dentro di te...

EGO ha detto...

Adesso vengo nel tuo ufficio ti faccio firmare la liberatoria. Ruttone!

Stefano Lombardini ha detto...

a parte che difficilmente uno può scegliere, forse l'ideale è nel mezzo: nelle multinazionali più piccole (es. leagas) o nelle indipendenti più grandi (es. saffirio)

ma poi dipende sempre da persone e situazioni, non tanto da dimensione delle strutture