mercoledì 26 novembre 2025

Odio l'estate. Un post sul malessere da pandoro.

 

C'è stato un momento della tua vita (che forse non ricordi più) in cui il Natale ha iniziato a non piacerti più.
Questa cosa, da quel momento, non è mai più cambiata.

La cosa che più ti infastidisce, però, è che a ricordartelo non è il calendario o il prematuro quanto osceno tentativo di tutti i brand di farlo cominciare a metà Novembre, ma quell'odore dell'aria.

Mortaccisua la senti che è diversa. Non è come quando respiri l'aria di montagna, non è più sottile o pesante, è forse poco più fredda ma- grazie al cazzo- è Dicembre (che t'aspetti?).
Il punto è che ha un'odore suo, non è che il vento trascina l'odore del caramello fuso o dei dolci in giro - giuro- non è quello, è proprio l'odore dell'aria.
Impossibile? Cazzi degli altri io lo sento, punto e basta.
Sa di -mortaccisua- bontà. Mi fa venire in mente Graffignano, e non so perchè.
Mi viene in mente, più precisamente, Via Appello, a Graffignano.
E divento pazzo, e mi sta sul cazzo subito.
Forse, probabilmente, l'associazione è legata all'infanzia, all'adolescenza, alla sua leggerezza - passata, bellamente svanita - che ovviamente è rimasta in quel tempo, in quella via, in quel paese. E non è che se ci torno la riprovo, anzi è peggio, ogni anno è peggio.

Odio il Natale, proprio lo odio.
Non è mai come dico io.
Odio le lucette. Vorrei passasse in due minuti.
Fosse una persona vorrei mi picchiasse e che avessi un cellulare per riprenderlo mentre mi mena così lo mando in galera e non esce più.
Mi stanno sul cazzo le cene "prima di Natale", i bacetti, la tombola, le cartelle della tombola e quelli che chiedono trecento volte se è uscito un numero - che ovviamente non è uscito-.

Mi sta sul cazzo perchè non è mai come dico io.
Da un bel pò, mai come dico io, cioè come lo vorrei.
Cioè anzi, è come vorrei che fosse per tutto quello che - vaffanculo - che due coglioni mi gira intorno. Ma non per come vorrei sentirmi io.

Il punto - sicuro - non è il Natale che mi sta sul cazzo, è che se di base non ti senti sempre come vorresti sentirti le situazioni più delicate dell'anno (non situazioni ma periodi) te lo fanno notare di più.

Bene, che meraviglia.
Grazie periodo di Natale, bello sei.
Passa e vattene affanculo al prossimo anno. Tanto tornerai.
Uno dei due vincerà. Non sarò io. 



Nessun commento: