
Tornati a terra sono stati chiusi 40 giorni in una capsula per timori di microbi interstellari, solo dopo furono portati in gloria in città.
In caso contrario: il modulo esplode, la luna se li risucchia, arrivano gli alieni e li portano via, finisce l'ossigeno, impazziscono e si uccidono nel modulo mangiandosi a vicenda, restano congelati per il freddo, decidono consapevolmente di mandare a cagare la terra per ovvi e scontati motivi, questo sarebbe stato il discorso di Nixon, scritto due giorni prima della partenza da William Safire, portavoce del presidente:
Il destino ha richiesto che gli uomini che sono andati sulla Luna per esplorarla in pace rimanessero sulla Luna per riposare in pace.
Questi uomini coraggiosi, Neil Armstrong ed Edwin Aldrin, sapevano che non c'erano speranze per il loro recupero. Ma sapevano anche che c'era speranza per il genere umano nel loro sacrificio.
Questi due uomini hanno perso la loro vita nel più nobile degli obiettivi umani: la ricerca della conoscenza e della verità.
Essi saranno pianti dai loro parenti ed amici; saranno pianti dalla nazione; saranno pianti dalla gente del mondo; e saranno pianti dalla Madre Terra che ha inviato due dei suoi figli nell'ignoto.
Nella loro esplorazione, hanno spinto i popoli del mondo a sentirsi uniti; nel loro sacrificio hanno stretto ancor di più la fratellanza fra gli uomini.
Nell'antichità gli uomini guardavano alle stelle e vedevano i loro eroi nelle costellazioni. Nei tempi moderni facciamo lo stesso, ma i nostri eroi sono in carne ed ossa.
Altri seguiranno e troveranno la via del ritorno. La ricerca umana non sarà annullata. Ma questi uomini sono stati i primi ed avranno il primo posto nei nostri cuori.
Per ogni essere umano che guarderà la Luna nelle notti che verranno ci sarà la certezza che un angolo di un altro mondo appartiene per sempre all'umanità.
Questi uomini coraggiosi, Neil Armstrong ed Edwin Aldrin, sapevano che non c'erano speranze per il loro recupero. Ma sapevano anche che c'era speranza per il genere umano nel loro sacrificio.
Questi due uomini hanno perso la loro vita nel più nobile degli obiettivi umani: la ricerca della conoscenza e della verità.
Essi saranno pianti dai loro parenti ed amici; saranno pianti dalla nazione; saranno pianti dalla gente del mondo; e saranno pianti dalla Madre Terra che ha inviato due dei suoi figli nell'ignoto.
Nella loro esplorazione, hanno spinto i popoli del mondo a sentirsi uniti; nel loro sacrificio hanno stretto ancor di più la fratellanza fra gli uomini.
Nell'antichità gli uomini guardavano alle stelle e vedevano i loro eroi nelle costellazioni. Nei tempi moderni facciamo lo stesso, ma i nostri eroi sono in carne ed ossa.
Altri seguiranno e troveranno la via del ritorno. La ricerca umana non sarà annullata. Ma questi uomini sono stati i primi ed avranno il primo posto nei nostri cuori.
Per ogni essere umano che guarderà la Luna nelle notti che verranno ci sarà la certezza che un angolo di un altro mondo appartiene per sempre all'umanità.
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