mercoledì 3 giugno 2009

Happy me.

Un anno fa entravo nell'agenzia dove attualmente lavoro.
Non è volato il tempo, manco per niente. 
Il modo più giusto per tirare le somme è mettere in evidenza la differenza tra come immaginavo questo lavoro e come, in questo momento, lo sto vivendo.
Immaginavo: un covo di pazzi intenti a trovare, escogitare, pensare soluzioni del tutto fuori di testa. Pensavo fosse un mondo in cui la creatività, intesa nel suo senso più puro, avesse veramente l'ultima parola. Un lavoro sempre nuovo, sempre diverso, sempre divertente, ovviamente esilarante. Un lavoro in cui l'età contasse solo il primo giorno, un lavoro frenetico, schizofrenico e a volte impalpabile come la definizione reale di "idea". 
Dopo un anno alcune cose continuano a farmi credere che questo lavoro sia comunque così, per altre invece sono rimasto leggermente disilluso.
Un anno mi ha insegnato che un creativo è, almeno in questo paese, un problem solver, ovvero colui che cerca soluzioni che possano in qualche maniera accountentare (non è un errore), sacrificando la parte personale di soddisfazione.
Quello che porto con me sono anche i mille luoghi comuni tipo: la cultura della comunicazione in Italia non esiste; con questi clienti non si può essere competitivi; non ci sono più budget per pensare a nulla; il digital adesso è il futuro e tutto il resto morirà; le campagna vanno pensate a 360 gradi; i giovani hanno sempre maggiori difficoltà; con la crisi siamo tutti a rischio; lavorare all'estero è tutta un'altra cosa; per fare un bel portfolio devi fare le campagne finte; un'immagine vale più di cento parole; all'estero sono tutti più bravi; Londra è la champions league della creatività etc etc...
Quante volte quello che immaginavamo non corrisponde mai con quello che poi realmente viviamo. Mi piacerebbe che chi lavora da più tempo e, per caso, capiti su questo post lasci traccia della sua esperienza, magari per dirmi un bel luogo comune tipo "guarda che è un periodo, adesso passa" oppure per farmi fare tante risate come Sandra Mazzucchelli, una vera copy e mia maestra, che recentemente mi ha detto:
"Ma cosa fai adesso? 
Le ho risposto: "Lavoro lì". 
La sua pronta risposta: "Ancora! Guarda che la pubblicità e i pubblicitari non vanno più di moda."

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