
Concentriamoci sull'ultimo step, la parte più importante. In sintesi l'immagine ci dice che quando si arriva ai massimi vertici aziendali le competenze necessarie non sono più così indispensabili. NON sono assolutamente di questa opinione, ed è l'esatto problema che si riscontra nel nostro paese. La politica del "mi sono fatto il **** per una vita e adesso gli altri se lo fanno per me tende ad invecchiare, nello specifico, il pensiero dell'azienda in cui si lavora e, in generale, la mentalità del paese nel quale l'azienda in questione opera. Guidare un gruppo di persone non dovrebbe significare tenerli al ribasso, lasciando che la stasi mentale di chi guida sia il parametro da rispettare, credo che la caratteristica di un vero leader sia la visione, ovvero verso dove la persona in questione riesca a far volgere lo sguardo. Se la visione è immobilizzata, come il sedere sulla poltrona, questo crea un tappo e non uno sviluppo. Un continua ricerca e la voglia di trovare nuovi orizzonti che stimolino il gruppo, questa dovrebbe essere la strada giusta. Magari anche mettersi in discussione, con qualcuno più giovane, ascoltare punti di vista diversi per fonderli insieme e COLLABORARE sempre, trasformare briciole in gemme, la vecchia e ormai evanescente politica del "WHY NOT?".Se sei un dirigente, un imprenditore, un responsabile o semplicemente il capo di un grande circo, oggi hai intenzione di chiederti why not?
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