mercoledì 15 aprile 2009

Ippoterapia.

La comunicazione non verbale può essere utilizzata come una vera e propria cura. Questo dimostra che un gesto può valere più di mille parole. Sono venuto a conoscenza della "Ippoterapia" da una mia cara amica che, in questo periodo, sta facendo il suo corso specifico per imparare questa metolodogia curativa in un centro non distante da Roma.
Lei mi raccontava che i movimenti del cavallo e il contatto rappresentano una fonte di assoluto stimolo per la persona che deve essere curata. Spesso sono persone autistiche che vengono curate in questa maniera, oppure individui che hanno subito forti traumi e hanno difficoltà nell'articolare bene (o per niente) i movimenti.
Per i primi, i risultati sono eccezionali, infatti molte persone che soffrono di autismo riescono addirittura a guardare l'animale dritto negli occhi stabilendo un vero e proprio contatto (cosa che ha del miracoloso), questo anche perchè il semplice prendersi cura dell'animale (vedi spazzolarlo) è qualcosa di molto vicino ad un rapporto, diciamo, molto più che amicale.
Per chi invece soffre problemi di immobilismo, il solo fatto di essere in sella e godere del movimento del cavallo, rappresenta una fonte di "movimento indiretto" (in sostanza ti vedi muovere e,pur non essendo dettato da te, hai il vantaggio di sentirlo come tuo) e dopo mesi si riescono a risvegliare alcuni muscoli.
Se siete interessati, saltate pure in sella.

Nessun commento: