giovedì 15 gennaio 2009

Specchio riflesso.

Concluso il momento di riflessione filosofica (o di totale perdita di senno) ritorniamo a bomba sui nostri argomenti, quelli che fanno tanto piacere a chi si occupa di reclame.
Sembra incredibile ma, pensandoci bene, gli addetti ai lavori subiscono lo stesso effetto delle cose che finiscono per produrre, questo avviene però in maniera leggermente diversa.
Tutti sanno che al giorno d'oggi spesso i prodotti sono molto simili se non del tutto uguali tra loro; eppure quella che noi chiamiamo buona comunicazione costruisce nella mente dei consumatori una diversità che si trasforma in valore aggiunto, che in definitiva porta a spendere più soldi per le stesse cose (come non sentirsi in colpa).
Ora, ragioniamo pensando alla produzione pubblicitaria come ad un prodotto qualunque. e alle diverse agenzie come ad una marca e sarà facile accorgersi che, qualche volta, la firma fa sembrare il prodotto migliore di come sia realmente.
Sembra una bella sfida rimanere del tutto asettici davanti alla sigla che si trova in alto a destra, sinistra, scritta in piccolo, magari solo accennata (perchè tanto lo sappiamo che vista la campagna "noi" andiamo a cercare quella sigla); è praticamente impossibile non esserne del tutto influenzati.
Questo post non vorrebbe sollevare un polverone (anche perchè questo blog non ha le gambe tanto lunghe) ma anche di recente il "Gorillone" targato Fallon ha lasciato dietro di se tante critiche in entrambe le direzioni. Alcuni giustificano tale successo non tanto per la creatività quanto per i risultati ma, ormai, tutti sanno benissimo che una pianificazione mediatica tiene conto anche delle possibilità di contaggio "costruito" (un vero virale è un prodotto che si diffonde da solo, non che viene di forza spinto a 50 mila persone grazie a milioni di contatti PR); altri parlano di cosa mai vista e per tale ragione degna di un posto nell'olimpo tra gli dei.
Anche, scendendo più in basso, solo conoscere personalmente la persona che partorisce un "qualcosa" ne influenza il giudizio, perchè la reputazione che si ha di quella persona inevitabilmente potrebbe inquinarne la valutazione.
Una scarpa col baffo non sarà mai del tutto brutta, sarà diversa, magari verrà etichettata come "nuova", mentre una scarpa senza baffi ma con altri tratti se ritenuta di cattivo gusto verrà chiamata col suo vero nome: brutta. 

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