domenica 1 giugno 2008

Musica maestro.



Mi vien da penare ad un ritorno anni 80, quando in effetti ancora non c'ero. Era il momento della reclame musicale, quella in cui una bella canzone nascondeva, in se, anche una bella idea e non solo una dolce melodia. Purtroppo l'evoluzione del modello, almeno a casa nostra, non c'è stato. Il riferimento, solo statistico, senza giudizio, ma con un piccolo rammarico, è alle molteplici campagne Fiat, firmate da una giovane e rampante agenzia, che sembrano voler raccontare belle storie con un sottofondo musicale molto orecchiabile. Bene Gianna Nannini, bene Vasco, bene tutto, ma se la musica deve rappresentare l'idea che allora almeno si capisca, altrimenti la pubblicità diventa un juke-box. Il problema è che, seppur cercando nella colonna sonora l'ambientazione, il "respiro" che lo spot deve avere, si capisce bene che tra una (musica) e l'altra (immagini e storia/idea) c'è veramente poco di accattivante.

Selezionare la canzone più bella e partire con il film...uno-due-tre, musica maestro.

Il video in sovraimpressione esula perfettamente dal testo scritto, rappresentandone l'esatto contrario.

2 commenti:

Chef Rien Argént ha detto...

tutto molto giusto.
tranne lo spelling di jukebox.

nicoruk.

EGO ha detto...

AHAHAHAH...corretto...!