
I giovani creativi, esattamente come le rondini, sperano di trovare caldo altrove, soprattutto quando i loro diretti referenti, invece di spingere al fine di far credere che è questo il momento in cui dobbiamo maggiormente spingere per cambiare le cose, ci invitano con forte entusiasmo a lasciare il nido per trovare più caldo da altre parti.
Mi chiedo scrupoloso; ma possibile che l'erba del vicino sia sempre più verde? Mi chiedo; ma possibile che se parto con una valigia di cartone poi ritorno in lamborghini? Mi faccio tante domande, mi chiedo se veramente c'è qualcuno che ci aspetta, e in questo caso, mi rispondo sempre "ma quando mai! Ciò non toglie che una sfida è sempre una sfida e, in tutta franchezza, non c'è cosa più bella di rischiar sulla pelle per qualcosa in cui credi veramente. Per quanto ognuno crede in cuor suo di fare il lavoro più bello del mondo, io resto della ferma convinzione che il mio, o quello che vorrei fare, sia in assoluto l'unico degno di tanta fatica e tanti sacrifici.
Mi chiedo e penso; ma forse se io fossi più grande e vedendo un fiume di giovani che scalpita per entrare, non direi loro che ci sono terreni più fertili da annaffiare? Forse sì, forse no.
E' strano come possa esserci tanto accanimento per un lavoro, che alla fine dovrebbe essere solo una parentesi tra momenti di gioia, amore, odio e tristezza che è il viaggio più bello che facciamo, cioè la nostra vita.
Se voi alzandovi dal letto sorridenti, vi scoraggiate al primo TG, cambiate post, qui voglio solo gente cazzuta.
1 commento:
A parte che qui non si tratta di essere cazzuti o meno...si tratta di usare bene la testa...furbi...dobbiamo diventare furbi...è solo che in tempi non sospetti nessuno mi aveva avvertito che all'università non ti insegnano come ci si diventa...
Una cazzuta in cerca di futuro...
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